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Da Torricelli ai talenti del Cesena, a Jesi si è aperta Goal Dream

Tre giorni di Fiera fino al 5 gennaio dedicata al calcio fra la città del Ct Roberto Mancini e poi Serra de’ Conti e Montecarotto, con cimeli e memorabilia del pallone in mostra e personaggi

Goal Dream a Jesi

JESI – «Il calcio aggrega nelle emozioni come niente altro riesce a fare. Tutti noi sappiamo benissimo dove eravamo e con chi abbiamo visto partite importanti, come le finali dei Mondiali dell’82 o del 2006. La mia è una storia di volontà e determinazione all’insegna del sogno del calcio, come il titolo di questa manifestazione». Lo ha detto Moreno Torricelli inaugurando con la sua presenza, insieme allo storico talent scout del Cesena Roberto Biondi, “Goal Dream” a Palazzo Honorati a Jesi: tre giorni di Fiera (fino a domenica 5 gennaio) interamente dedicata al calcio fra la città dell’attuale Ct della Nazionale Roberto Mancini e poi Serra de’ Conti e Montecarotto, fra cimeli e memorabilia del pallone- in mostra appunto a Palazzo Honorati- e personaggi.

Da sinistra Moreno Torricelli e Roberto Biondi

All’apertura dell’esposizione il pubblico si è aggirato fra maglie celebri e gagliardetti, scarpe da gioco e figurine fino al subbuteo, con tanto di postazioni di Play Station e Calcio Balilla in cui possono cimentarsi i visitatori. A portare il loro saluto la sindaca di Serra de’ Conti, Letizia Perticaroli, e l’assessore allo sport del Comune di Jesi e ex calciatore professionista Ugo Coltorti. La manifestazione è promossa dal Monserra Calcio, affiliato alla Spal, e organizzata dagli appassionati Paolo Martinelli, Paolo Paoloni, Vincenzo Felici, Michele Grilli e Graziano Bozzi.

Goal Dream a Jesi

Intervistato dal giornalista Giuliano Gubinelli, Torricelli ha ripercorso la sua storia calcistica, col salto diretto più unico che raro dalla serie D, allora quinta serie nazionale, alla Juventus con cui arrivò a vincere la Champion’s League nel 1996. «Dopo il vivaio al Como fino a 14 anni, lavoravo in una falegnameria e giocavo in interregionale in Brianza e stavo più che bene. Ma continuavo a coltivare il sogno di un passaggio fra i professionisti, magari in una società di C vicino casa- ha raccontato Torricelli- tramite la Pro Vercelli, che mi aveva cercato per la D ma che avevo rifiutato, dato che avrei dovuto lasciare il lavoro, arrivò il contatto con la Juventus. Presi una settimana di ferie per andare ad allenarmi a Torino e disputare una amichevole con la Juve proprio contro la Pro Vercelli, poi ancora tre o quattro test, uno contro l’Ancona al Del Conero. Piacqui a mister Trapattoni, che non smetterò mai di ringraziare, che mi disse che se non fossero riusciti a prendere Vierchowod, allora come difensore sarebbero partiti in ritiro con me. Mi licenziai e passai le vacanze a controllare tutti i giorni la Gazzetta dello Sport che riportava “Vierchowod si allontana dalla Juve”. Alla fine mi chiamarono». Ricorda ancora Torricelli: «Dopo un mese alla Juve, venne al Comunale l’Avvocato, Gianni Agnelli. Lo vedevo per la prima volta. Tutti sull’attenti ad aspettarlo, alla Juve allora c’era Roberto Baggio, dal mercato erano arrivati Vialli, Dino Baggio, Ravanelli, campioni importanti. Tra tanti, l’Avvocato rivolse la parola proprio a me: “Lei, Torricelli, come si trova a Torino?”. Rimasi sorpreso: che avrei dovuto dire, ero passato dalla serie D alla Juve…. Ma mi stupì come un uomo come lui, fra i più importanti d’Italia e a livello internazionale, avesse la curiosità di chiedere di me».

Biondi, talent scout che per il Cesena ha individuato negli anni anche i talenti marchigiani Bonaventura e Ambrosini, spiega: «La storia di una società come il Cesena, che in ottanta anni aveva avuto tre presidenti, è tutta centrata sulla crescita dei giovani. Il calcio sognato del sottotitolo di questa manifestazione è quello dei bambini, quel sogno non dobbiamo infrangerlo. Talenti si nasce, buoni giocatori si diventa con volontà e determinazione. L’importante è saper individuare non tanto il bambino che fa tanti gol ma quello che in campo ti mostra quel gesto tecnico che nessuno gli ha insegnato ma che lui ha per talento cromosomico. Cesena ha avuto fortuna perché ha sempre puntato su bimbi che la sera poi tornavano a casa non troppo lontano, senza essere sradicati da contesto in cui vivevano»

Goal Dream proseguirà oggi 4 gennaio con la presenza del “Condor” ex Milan, Napoli, Cesena e Ancona Massimo Agostini e del portierone, ancora in campo oltre i 70 anni, Lamberto Boranga, ospiti a Jesi. Domenica 5 alle 11 a Jesi l’incontro con l’ex bomber di Perugia e Ranger Glasgow Marco Negri.

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