Ancona-Osimo

Il manifatturiero, le Marche e l’Europa. Schiavoni: «Serve un contesto favorevole alla crescita»

Il presidente di Confindustria Marche aprirà con Francesco Merloni i lavori del convegno in programma ad Ancona sul comparto principale dell'industria regionale. Tra i relatori, Enrico Letta e il viceministro allo sviluppo economico Buffagni

Rapporto Industria 2018. Claudio Schiavoni, Presidente Confindustria Marche

ANCONA – «Un evento che vuole portare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle leve fondamentali per una più alta crescita della nostra regione, a partire dal manifatturiero». Con queste parole Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche, introduce l’incontro in programma domani pomeriggio, giovedì 17 ottobre, dal titolo “Il futuro delle Marche. Manifattura, infrastrutture e nuove tecnologie”.

La tavola rotonda si tiene nelle sede di Confindustria (via R. Bianchi) ad Ancona a partire dalle 15. Tra i relatori, Enrico Letta, presidente Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni e il viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni. Il confronto è promosso da Confindustria Marche, Fondazione Aristide Merloni e Fondazione Marche.

«Tutti conosciamo le criticità che hanno colpito pesantemente la nostra regione negli ultimi anni e i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti – dice Schiavoni – un processo di riconversione produttiva ancora in atto, un percorso di ricostruzione appena avviato, livelli di crescita economica degli ultimi anni inferiori a quelli della media nazionale, una divaricazione marcata fra imprese dinamiche e competitive con ottime performance ed imprese e settori ancora in difficoltà solo per citare i più evidenti.

Ciò nonostante continuiamo a mantenere una forte connotazione manifatturiera, fra le più alte in Italia, con una forte propensione all’export: e non ultimo siamo al primo posto fra le regioni italiane per numero di occupati nel settore manifatturiero sul totale degli occupati. Ecco perché dobbiamo impegnarci tutti insieme per continuare ad avere un ruolo, in Italia e in Europa, e contribuire a creare un contesto favorevole alla crescita e alla competitività dell’industria, perché dalla crescita dipende il nostro presente ed il futuro delle nuove generazioni».

«Domani rifletteremo insieme ad alcuni illustri studiosi ed economisti su come sia possibile incrementare la capacità competitiva della nostra economia ed in particolare dell’impresa manifatturiera – ha aggiunto Francesco Merloni, presidente Fondazione Merloni e Fondazione Marche – Quell’impresa che ha dimostrato, nonostante la crisi, di essere ancora vitale, tanto che negli ultimi anni il valore aggiunto del settore manifatturiero è risultato la componente più dinamica del Pil regionale che, al contrario, si è progressivamente allontanato in ribasso dalle medie nazionale. Ecco perché va posta la massima attenzione all’eliminazione dei vincoli esterni che ostacolano la crescita delle imprese o che ne frenano lo sviluppo. Ancora oggi siamo la prima regione manifatturiera d’Italia e prima di pensare a dolorosi processi di diversificazione produttiva, dovremmo meditare su come sostenere la nostra manifattura, che resta il principale motore per la crescita del reddito, dell’occupazione e per lo sviluppo competitivo delle Marche».

Per Mario Pesaresi, vice presidente Fondazione Marche «Negli ultimi anni le Marche hanno accumulato una serie di risultati economici negativi che hanno riguardato molti settori. Se da un lato è importante riflettere sulle cause di questo arretramento non possiamo fermarci qui: i fattori critici vanno affrontati in modo più determinato e veloce rispetto al passato perché se non reagiamo tempestivamente il tempo giocherà contro di noi».

Che prosegue: «Carlo Cottarelli ci illustrerà ad esempio cosa significa per le Marche non avere un apparato pubblico e collegamenti simili a quelli della Lombardia o dell’Emilia Romagna: certamente spetta al sistema pubblico correggere quelle disfunzioni che danneggiano la produttività e quindi la possibilità di una economia competitiva, indispensabile per cogliere opportunità per le nuove generazioni. È necessario investire consistenti e più efficaci risorse nel settore della ricerca e sviluppo puntando sui giovani. In tempi come questi servono esempi positivi, storie di successo che possono indicare la via ad altri soggetti. Obiettivo del convegno di domani sul manifatturiero è quello di raccogliere indicazioni incoraggianti che scaturiscono da precise analisi per poi restituirle al mondo della politica, della pubblica amministrazione al sistema delle imprese ed alla opinione pubblica».

I LAVORI – Dopo i saluti istituzionali il convegno prevede le relazioni di Andrea Montanino, capo Economista Confindustria, Carlo Cottarelli, direttore osservatorio Conti Pubblici Italiani, Michele Geraci, Global Policy Institute of London. Si prosegue con un dibattito moderato da Sebastiano Barisoni, vice Direttore di Radio24, a cui interverranno Andrea Gavosto per la Fondazione Agnelli, Mario Pesaresi per la Fondazione Marche e Lucio Poma per Nomisma. Le conclusioni sono affidate a Enrico Letta, presidente Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni e al Viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni.

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