Senigallia

A Senigallia l’addio a Massimiliano Caruso

Saranno celebrati nella chiesa di Santa Maria della Neve - Portone, i funerali del 51enne precipitato sabato scorso in un canale a Madonna di Campiglio durante un'escursione alla 'Vallesinella'

SENIGALLIA – Saranno celebrati domani, 3 settembre, alle 16 i funerali di Massimiliano Caruso, il 51enne senigalliese deceduto sabato mattina, mentre era in compagnia della sua fidanzata, durante un’escursione sulla ‘Vallesinella’ a Madonna di Campiglio. Inutili i soccorsi, Massimiliano Caruso, conosciuto in città come ‘El Nino’, all’arrivo del personale medico era già deceduto.

Un volo di oltre 70 metri che non gli ha lasciato scampo. Oggi, nell’obitorio di Madonna di Campiglio è stata aperta la camera ardente. Alcuni amici hanno voluto raggiungere il 51enne per non lasciarlo solo nell’ultimo viaggio verso casa. Con loro anche la sorella Giorgia.

Massimiliano Caruso lavorava come agente di commercio per un’azienda di materiale elettrico. Era molto conosciuto e amato in città, da sempre frequentava il bar del Portone. E proprio domani, a due passi da quello che per lui e i suoi amici è stato sempre un luogo d’incontro e di risate, sarà celebrato il suo funerale.

Tifoso del Milan e amante del calcio, Massimiliano Caruso non perdeva mai l’occasione di fare una partita insieme ai suoi amici: il suo piede ‘fatato’ gli era valso il soprannome de ‘El Nino’. Con il passare degli anni, per lui non era cambiato nulla: i luoghi da frequentare erano sempre gli stessi, come la squadra del cuore, il Milan, che amava seguire appena ne aveva la possibilità.

Un uomo sempre sorridente, disponibile, Caruso era l’amico di tutti, il confidente insostituibile per chi, insieme a lui ci era cresciuto ma anche per tante persone che aveva conosciuto nel corso della vita. I suoi amici si sono stretti al dolore della sorella e della mamma, ma il vuoto si avverte anche al bar dove gli amici hanno attaccato un cartello con scritto ‘Caruso’ nella sedia dov’era solito sedersi ‘El Nino’. Una sedia che da sabato non è più a disposizione di nessuno, proprio come fanno le grandi squadre di calcio con le maglie dei campioni. Massimiliano Caruso era un campione di vita.

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