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Rugby Jesi, ecco il Torneo Federico II

Domani 5 maggio attesi nell'impianto di via Mazzangrugno 740 fra atleti e tecnici di 14 società da tutta Italia, oltre 2 mila le presenze considerando familiari e accompagnatori. In campo minirugby e under 14

JESI – Torna domani 5 maggio a Jesi l’appuntamento con il Torneo Federico II, dedicato al Minirugby e da quest’anno anche alle formazioni Under 14, organizzato dalla società Rugby Jesi 1970.

Oltre all’introduzione della categoria Under 14, altra novità è la grande risposta proveniente da numerosi club d’Italia, alcuni una conferma, altri che partecipano per la prima volta. Sono 14 le società presenti: Paganica, Avezzano, Foligno, Maniago, Siena, Oltremella, Arezzo, Fano, Val D’Arda, Pesaro, Viadana, Arnol Roma e ovviamente il Rugby Jesi.

Torneo Federico II

La macchina organizzativa si è messa in moto già da tempo ed è tutto pronto per accogliere le oltre 2 mila persone tra atleti, staff tecnico e organizzativo, famiglie. Gli atleti, divisi in categorie di età 6, 8, 10, 12 e 14 anni, si sfideranno in due fasi. La prima è di 2 gironi all’italiana, composti da 4 squadre ciascuno. Al termine della prima fase si stila la classifica e si giocano le fasi finali, quasi tutte nel pomeriggio. Non mancherà il Terzo Tempo, con possibilità per le famiglie al seguito di pranzare presso la Club House e assistere ad intrattenimenti e giochi.

In tutto sono 740 gli atleti e i loro allenatori pronti a scendere in campo dalle 8.30. Per questo molte famiglie hanno deciso di arrivare in città già prima: avranno l’opportunità di visitare Jesi vestita a festa per le iniziative del pre Palio di San Floriano e potranno visitare il Museo Stupor Mundi, protagonista della intitolazione del torneo.

L’assessore allo sport del Comune di Jesi Ugo Coltorti commenta: «È l’ennesima dimostrazione di una società sportiva che porta valore aggiunto per l’intera comunità, un esempio da seguire per chi vuole fare attività dedicata ai ragazzi. E lo sta facendo progettando e lavorando in maniera seria e creativa. So cosa significa organizzare eventi di tale portata e faccio i complimenti a tutta la dirigenza, lo staff tecnico, i volontari che hanno lavorato duramente per accogliere tanti ragazzi. Questa è la strada giusta per poter fare attività in modo serio».

 

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