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Chiaravalle, proseguono gli appuntamenti nel cortile della Biblioteca

Dopo la serata con il cantautore Michele Donati e gli autori del libro “Una città per la pace”, dedicato alla Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti” di Senigallia, proseguono gli incontri. Soddisfatto l'assessore Favi

biblioteca chiaravalle

CHIARAVALLE – Buona la prima per “Se c’è una strada sotto il mare”, una rassegna di musica e incontri d’autore con sullo sfondo il tema dei confini, degli sconfinamenti e del dialogo interculturale, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Chiaravalle.

Il prossimo 7 settembre, ingresso gratuito, il cortile della Biblioteca comunale di Chiaravalle ospiterà lo swing e il bebop della Reunion Jazz Band con Isabella Celentano alla voce, Andrea Donzelli al piano, Giordano Pietroni al contrabbasso, Francesco
Vitale alla batteria. Musica e non solo, la serata sarà arricchita dalla presentazione del libro “Chi brucia. Nel Mediterraneo sulle tracce degli harraga”: un reportage del giornalista Marco Benedettelli sulla cosiddetta primavera araba e sull’esodo migratorio che ne è derivato. Ultimo appuntamento sarà venerdì 14 settembre con l’abbinamento tra la musica popolare del Gruppo Folk Vincanto, nel nuovo organico formato da
Roberto Raponi alla voce, Simone Bompadre alla chitarra e all’organetto, Matteo Berti all’organetto, Francesco Bufarini al violino, ai tamburelli e alla chitarra. La parte letteraria è curata da Silvano Sbarbati con il suo ultimo libro “Un’altra città”.
Per Francesco Favi, confermato due mesi fa assessore alla Cultura di Chiaravalle, «Alla base di ciò che Italo Calvino chiamava ‘l’inferno dei viventi’ e a cui diamo nomi come paura, invidia, odio, intolleranza, razzismo, c’è quasi sempre una incapacità di riconoscere l’altro e di accettare una ‘verità in movimento’. Ma, per quanti muri possiamo costruire allo scopo di difendere le nostre fragili certezze, per quanto possiamo credere che l’identità vada salvaguardata attraverso dei confini o dei conflitti, non smetteremo mai di scoprire che l’essere umano è tale in quanto viaggiatore. E con queste tre serate proveremo a (rin)tracciare vecchie e nuove strade, nel mare e nel cuore».

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