Fabriano

Doppio lutto a Fabriano, la città piange Giulio Emery e Marcello Dottori

Emery si è sempre contraddistinto per le battaglie in favore degli animali e per anni ha gestito il canile municipale di Putido. Dottori è stato fra i protagonisti della ricostruzione post-sisma del settembre del 1997

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Doppio lutto a Fabriano in poche ore. A piangere il mondo del volontariato, soprattutto delle associazioni animaliste per la morte di Giulio Emery. E i dipendenti comunali e non solo, per la scomparsa di Marcello Dottori.

Protagonista di tante battaglie in favore degli animali, cani e gatti, contro chi li maltrattava, chi li abbandonava e tutti coloro che facevano del male ai migliori amici dell’uomo. Questo era Giulio Emery che a 81 anni si è spento ieri, 5 giugno, all’ospedale Engles Profili di Fabriano dove era ricoverato. In virtù di tutte queste battaglie, iniziate fin dai primi anni ’80, Emery ha ricevuto l’incarico per la gestione del canile municipale di Putido.

Giulio Emery

Compito che ha svolto sempre con la massima cura, favorendo anche le adozioni. «Lasci un vuoto incolmabile tra la gente e tra i tuoi adorati animali», le parole via social del figlio Carlo che insieme alle sorelle Cristina e Maria hanno ricevuto tanti attestati di affetto e vicinanza. Oggi, 6 giugno, alle 17 nella chiesa San Biagio il rito funebre prima della sepoltura al cimitero di Santa Maria.

Marcello Dottori

Fabriano perde anche una delle figure simbolo della ricostruzione post terremoto del 1997 che aveva seguito tantissime pratiche per il riassetto di plessi pubblici. Il 73enne Marcello Dottori, ex geometra dell’ufficio tecnico dell’ente municipale da alcuni anni in pensione, ha avuto un improvviso peggioramento di salute. In virtù di questo quadro clinico peggiorato è stato ricovera nei reparti del presidio ospedaliero di Fabriano. Ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Questo pomeriggio alle 17:30 nel centro parrocchiale di Cerreto D’Esi con successiva tumulazione al cimitero di paese nella tomba di famiglia l’ultimo saluto a una persona che si è sempre contraddistinta per i suoi modi garbati e gentili. «Un vero professionista, ma anche una persona di grande disponibilità e generosità», il messaggio che arriva dai dipendenti municipali.

 

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