Jesi-Fabriano

Bilancio, il Pd: «Le entrate non entrano»

Partito Democratico di Jesi all'attacco dell'amministrazione Bacci sui conti del Comune, che non incasserebbe quanto dovuto dai cittadini

L'opposizione in consiglio comunale a Jesi
L'opposizione in consiglio comunale a Jesi

JESI – «Il Comune incassa le proprie entrate?». A porre la domanda è il Partito Democratico, che va all’attacco dell’amministrazione Bacci.

«Da parecchio tempo – scrive il gruppo d’opposizione – La Giunta si continua a lamentare della mancanza di risorse, di tagli dei trasferimenti che non permettono al Comune di fare quelle spese e quei lavori pubblici che vorrebbe. Se questo può essere vero la domanda che di dobbiamo fare è: Il Comune incassa le proprie entrate? A leggere il rendiconto 2017 sembrerebbe che ci sia qualche problema».

I democrat entrano quindi nel dettaglio: «Se prendiamo in considerazione il recupero dell’evasione IMU accertata, questa viene riscossa soltanto il 19%, così per l’evasione della Tarsu/Tia/Tasi accertata, che viene riscossa soltanto per il 38,3%. Se poi guardiamo alle sanzioni del codice della strada, delle entrate accertate queste vengono riscosse poco più della metà (54%), contro il 67% dell’anno precedente. È chiaro che queste, come altre entrate non pagate, generano un esplosione di crediti da riscuotere (residui attivi), che sono arrivati a ben 25 mln a fine anno e di questi 8 mln riguardano crediti precedenti al 2016, segno che c’è una difficoltà a riscuotere tali somme. Se poi guardiamo alla composizione di questi residui si possono trovare tante voci, ma anche sponsorizzazioni per la notte azzurra o altre iniziative sportive e culturali non pagati, sponsorizzazione per aiuole non riscosse, affitti per attività commerciali non versati, su cui il Comune potrebbe fare qualcosa».

E ancora. «Se a tutto questo – prosegue il Pd – aggiungiamo una previsione di alienazione di beni previsti ad inizio 2017 per 4,9 mln, che sono state accertate e riscosse soltanto per 178.822,23 Euro, si capisce bene come ci siano dei problemi di impostazione del bilancio in entrata, che ovviamente si riverbera sulle spese correnti e di investimento. Ricordiamo infine che questo rendiconto chiude con un conto economico (deputato della parte straordinaria) con un saldo negativo di -1.863.485 Euro, con un pareggio quindi ben lontano dall’essere raggiunto».

L’auspicio, dunque, è «che l’Amministrazione faccia tesoro di quanto abbiamo rilevato con una politica di bilancio più efficace, in quanto far pagare chi deve non solo è eticamente giusto, ma economicamente serve ad avere le risorse per i servizi e gli investimenti per i cittadini, proprio in un periodo in cui i trasferimenti alle autonomie locali sono in diminuzione, come ci ricordano ogni volta».

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