Jesi-Fabriano

Artigianato in Vallesina, tra voglia di ripresa e ostacoli allo sviluppo

Le aziende del territorio stanno dando fondo alle loro residue risorse nell’obiettivo di raggiungere nuovi mercati e di intercettare il cambiamento con l’innovazione di prodotti e processi di produzione

Silvano Dolciotti di Confartigianato
Silvano Dolciotti di Confartigianato

JESI – Situazione ancora complessa per l’artigianato in Vallesina, combattuto tra la voglia di ripresa e gli ostacoli che si frappongono al fare impresa. Le aziende del territorio stanno dando fondo alle loro residue risorse nell’obiettivo di raggiungere nuovi mercati e di intercettare il cambiamento con l’innovazione di prodotti e processi di produzione.

«Purtroppo – dichiara Silvano Dolciotti, presidente del comitato territoriale Jesi – Fabriano della Confartigianato – l’accesso al credito si è complicato, e le aziende risentono della carenza di quella liquidità necessaria agli investimenti e al supporto delle azioni utili allo sviluppo d’impresa. C’è voglia comunque di riscattarsi da questi lunghi anni di crisi, che continua a far chiudere anche imprese storiche; non manca chi si mette in proprio, ma trova a confrontarsi immediatamente con un contesto che non fa sconti a nessuno: le neoattività vivono con grande difficoltà i primi anni, e hanno bisogno per questo del massimo supporto».

«Tra i settori la meccanica, che da sempre è il cuore dello sviluppo del territorio, sta dimostrando di reagire e di rispondere al cambiamento, dopo un periodo di elevata criticità – analizza Giuseppe Carancini, responsabile dell’ufficio jesino Confartigianato -. Lo spiraglio moderatamente positivo aperto da questo comparto storico non può comunque risolvere da solo le difficoltà che stanno ancora vivendo altri settori, come, tra tutti, le costruzioni ancora in stallo, e con esse tutto l’indotto dell’arredo casa e degli impianti, depauperate da una situazione che vede ancora la presenza di una mole di invenduto tale che limita le attività a interventi conservativi, di restauro, o ristrutturazioni».

Tutto il territorio nel complesso si è impoverito in questi anni di crisi, che ha visto bruciate risorse, ricchezze, imprese e con esse l’occupazione.

Sotto questo aspetto si segnala la domanda crescente di competenze sempre più avanzate e aggiornate alla spinta delle nuove richieste dei mercati e di tecnologia.

Per favorire in questo senso la crescita occupazionale la Confartigianato ritiene strategico rafforzare e stringere ancora più forti rapporti tra mondo del sapere e mondo del fare integrando quanto più possibile l’offerta formativa delle scuole con le competenze richieste dall’impresa.

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