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Rugby Jesi ’70, contro Siena vittoria che pesa

Il quindici di Mariano Fagioli si impone 20-7 sull'inseguitrice e conferma l'ottava posizione in classifica. Nel prossimo turno del 24 marzo visita al fanalino di coda Arezzo

Una fase della sfida fra Rugby Jesi '70 e Cus Siena

JESI – Giornata di festa per il Rugby Jesi ’70, che vince 20-7 lo scontro diretto con l’inseguitrice Cus Siena e conferma l’ottavo posto in classifica.

La partita si apre con una magistrale punizione da centrocampo di Santarelli, che nonostante il vento dà la giusta traiettoria e sfrutta la spinta mettendo a segno i primi 3 punti. Al 21′ è Siena ad andare in meta, trasformata, che sigla il momentaneo vantaggio ospite (3-7). Jesi costruisce buone trame di gioco e mantiene il possesso palla. Va ancora a segno, su punizione, al 31′ con il solito Santarelli che ottimizza tutte le occasioni e non sbaglia un colpo (4 su 4, tra punizioni e trasformazioni). Jesi accorcia e va a -1. Il primo tempo si conclude con una meta jesina di Battisti, dopo alcune mischie ben gestite: 13-7.

Nel secondo tempo Jesi concretizza un’ottima meta in apertura firmata da Santoni (20-7). Siena cerca di imporre un gioco più statico e sfruttare le touche, ma i ragazzi capitanati da Albani riescono a imporre il gioco e nonostante la mole notevole di azioni vicine alla linea di meta, pic and go e spingere avanti, il punteggio non cambia fino alla fine. Prossimo match il 24 marzo, con la trasferta di Arezzo, in casa del fanalino di coda.

«Per alcuni attimi- commenta il tecnico dei leoni, Mariano Fagiolo- siamo caduti nel gioco senese che cercava di rallentarci, ma siamo riusciti a contenerli e imporre un gioco diverso, soprattutto nel secondo tempo abbiamo reagito a dinamiche statiche. Bene per il risultato e per la classifica, abbiamo espresso forse meno gioco, a volte qualche errore, ma ho visto mete di pregio. Anche oggi abbiamo ottimizzato tutte le occasioni a favore che ci sono capitate»

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I Leoni proseguono il momento no e cedono il passo anche sul campo del fanalino di coda. «La speranza è che ora le due settimane di sosta che abbiamo davanti ci facciano bene, i ragazzi hanno bisogno di ricaricarsi soprattutto mentalmente»