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Dolphins, coach Rotelli applaude i suoi nonostante la sconfitta

Nel battesimo stagionale i Panthers Parma si impongono 10-14 ad Ancona ma il tecnico dei dorici si è mostrato ampiamente soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: «Fa piacere che le metodologie americane ri-adattate in Italia funzionino»

I Dolphins sconfitti nella prima stagionale con i Panthers Parma

ANCONA- Il battesimo stagionale dei Dolphins Ancona nell’attuale campionato è stato bagnato da una sconfitta interna con i Panthers Parma. Al cospetto della quotata squadra emiliana, tuttavia, la formazione dorica è riuscita a competere per ampi tratti del match cedendo solo con un onorevolissimo parziale di 10-14. Le note più liete arrivano dalla prestazione che ha fatto sì che i ragazzi di coach Roberto Rotelli se la giocassero fino all’ultimo minuto, senza demeritare, con un avversario sicuramente più rodato e forte in termini di roster. Sintomo di una crescita confermata anche dallo stesso trainer a fine gara:

«Sono soddisfatto dei progressi rispetto allo scorso anno quando perdemmo 33-7. Domenica 10-14 giocandocela fino all’ultimo. Abbiamo avuto un ottimo approccio mentale e il pubblico probabilmente ha apprezzato. Gli avversari, lo staff e i giocatori, ci hanno fatto i complimenti. Fa piacere che le metodologie americane ri-adattate in Italia funzionino. La difesa è stata impeccabile a parte due sviste che abbiamo pagato caro. Errori da non fare più. Senza stare a puntare il dito contro qualcuno di specifico. La difesa ha ottenuto anche due intercetti ed un fumble ed in generale ha sempre permesso all’attacco di restare in partita».

Non mancano gli aspetti che sono invece da migliorare: «Troppi falli personali ci sono costati un totale di 75 yard perse. Davvero troppe per chiunque. Alcuni falli commessi addirittura a down chiuso. Hai voglia a rimontare o vincere così. Ci siamo auto-assassinati. Poi, nonostante la buona prova di Davide Gatto, dobbiamo diventare più incisivi sulle corse. Infine abbiamo iniziato malissimo fino al fumble, ma ciò ci è servito per preparare la reazione che poi c’è stata».

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