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Jesina, ruggire contro i 10 mila del Manuzzi

Domani 17 febbraio alle 14,30 leoncelli alla trasferta più difficile, prestigiosa e stimolante dell'anno, sul campo della capolista Cesena e dell'imponente cornice di pubblico a sostegno della blasonata formazione bianconera

L'ultima volta dei leoncelli al Manuzzi di Cesena

JESI – Jesina di scena al Manuzzi di Cesena, domani 17 febbraio alle 14,30, nella trasferta più difficile, affascinante e prestigiosa dell’anno, in casa della blasonatissima capolista e dominatrice del campionato e del suo pubblico da oltre 10 mila presenze. «In uno stadio da serie A contro la prima della classe e contro ogni pronostico. La voglia di giocarsela con l’orgoglio di indossare una maglia importante. Proviamoci e crediamoci» scrive la società leoncella alla vigilia, per spronare tutti all’impresa, squadra e pubblico che sarà al suo seguito.

Jesina – Cesena, l’ingresso in campo delle squadre nel match dell’andata

«Partite così- dice il tecnico della Jesina Davide Ciampelli– possono andare bene solo in due modi. Il primo, se l’avversario ti sottovaluta. Ma non sarà così, il Cesena sa che possiamo metterli in difficoltà. Il secondo, fare una grande prestazione. Su questo dovremo puntare». Primo con 66 punti, più del doppio dei 32 dei leoncelli, il Cesena sta dominando il torneo dopo qualche incertezza iniziale: sette vittorie e un pari nel girone di ritorno, dodici successi e due pareggi per arrivare all’ultimo stop (18 novembre, Pineto-Cesena 1-0). La Jesina dal canto suo ha risalito la china con sette punti nelle ultime tre gare e dalla nuova posizione a ridosso della metà classifica può giocarsi la partita con la mente libera.

Alex Marini

«Sarà una gara di cartello, contro una squadra prima con assoluto merito- dice uno dei più esperti in casa Jesina, il difensore Alex Marini– ma dovremo andare a giocarcela con grande voglia di dire la nostra. Per noi deve essere un motivo d’orgoglio e di stimolo una gara come questa, che tutti vorrebbero giocare. Dobbiamo giocarcela con la testa sgombra. Non c’ero ma so che all’andata la Jesina fece una grande partita e che non meritava di perdere. Ci presenteremo con forza di volontà e carattere».

Al Manuzzi la Jesina è stata l’ultima volta due anni e mezzo fa, opposta all’allora Romagna Centro in uno stadio deserto. Finì 3-0 per i padroni di casa. Proprio dal Romagna Centro poi è ripartita la scorsa estate la nobile storia decaduta del Cesena, fatta di tanta serie A e B da quarant’anni a questa parte. Nella gara di andata a Jesi, i leoncelli misero alle corde il Cesena a lungo, prima di restare in dieci per l’espulsione di Bubalo e subito dopo incassare la prima delle due reti bianconere che decisero la partita.

Dirige Marco Gullotta di Siracusa, assistenti Antonino Junior Palla e Filippo Fusaro di Catania.

 

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