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Addio Eric Anderson, ex Fabriano Basket: aveva 48 anni

Morto prematuramente (non si conoscono le cause) l'americano che giocò in A2 nella città della carta nel 1996/97: ala/pivot, buon tiratore da tre, chiuse la stagione con 16,5 punti e 7,8 rimbalzi

Eric Anderson nel 1996/97 con la maglia della Faber Fabriano Basket (foto di Luca Bartoloni - tratta dal settimanale L'Azione)

FABRIANO – Il 9 dicembre 2018, due giorni fa, a soli 48 anni, è scomparso Eric Anderson, americano che giocò al Fabriano Basket in serie A2 nel 1996/97.

Era la prima stagione sponsorizzata Faber, la prima dopo la decennale era del “patron” Ceresani, con coach Giancarlo Sacco al timone (poi sostituito da Roberto Di Lorenzo a metà campionato circa), i fratelli Ninno e Abramo Galassi ai vertici societari, Giorgio Montano direttore sportivo, una squadra sulla carta molto buona, magari un po’ in là con gli anni, composta da nomi storici del basket italiano come Andrea Forti e Ario Costa, due play rampanti (Paolo Calbini e Mario Piazza), un Danilo Del Cadia al top della carriera, giovani interessanti provenienti da Pesaro (“Bicio” Facenda ed Enrico Gaeta), un americano che aveva vinto l’Eurolega a Limoges – il grande Michael Young – e a completare la rosa i virgulti del settore giovanile Filippo Fiorucci, Paolo Chiacchierini, Diego Tosolini ed Emiliano Orlandi. L’ala grande titolare – nelle previsioni estive – doveva essere Jay Murphy, atteso al rientro da un infortunio durato più di un anno. Il mancino di Meriden iniziò la preparazione, ma la guarigione non era certo andata a buon fine.

La Faber Fabriano Basket che partecipò al campionato di A2 del 1996/97: Eric Anderson al centro con la giacca

Così arrivò Eric Anderson. Nativo di Chicago (26/05/1970), ala grande di 208 centimetri per 112 chili di peso forma, era uscito da Indiana University, quella di coach Bobby Knight, e aveva assaggiato l’Nba per due stagioni ai New York Knicks con un fatturato medio di 1,6 punti. Sul finale della stagione 1995/96 aveva giocato una manciata di partire a Varese, in serie A1, con 12,6 punti e 7 rimbalzi di media. Arrivava a Fabriano, dunque, con buone credenziali. Due anni prima, tra l’altro, aveva preso parte al film “Basta vincere”, con Nick Nolte, Shaquille O’Neal e “Penny” Hardaway.

Preparato tecnicamente e in possesso di un micidiale tiro da fuori, da classico numero “4” bianco americano (fece 6/6 da tre contro la Jocoplastic Napoli e chiuse la stagione con il 44% dai 6.25), non era un grandissimo rimbalzista, amava schiacciare e aveva la caratteristica di giocare alla grande in casa, un po’ meno in trasferta. Ad eccezione di gara-3 del quarti di finale play-off, contro la Juve Caserta – a Caserta – quando chiuse con 32 punti a bersaglio (uniti ai 30 di Young) che però non riuscirono ad evitare la sconfitta (95-84) e l’eliminazione per 2-1 dei fabrianesi. Terminava lì una stagione un po’ al di sotto delle aspettative per la Faber Fabriano.

Le cifre di Eric Anderson furono di 16,5 punti e 7,8 rimbalzi. Si ritirò presto, nel 1998, a soli 28 anni. E a soli 48 anni, il 9 dicembre 2018, è venuto a mancare. Per cause che non sono note. A Fabriano tra gli appassionati di pallacanestro è ancora ben vivido il suo ricordo.

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