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Il 2018 è finito alla grande per la Ristopro Fabriano

Vittoria nel derby con la Goldengas Senigallia e terzo posto solitario nella classifica di serie B. Le parole dei protagonisti: coach Fantozzi, il giovane Bordi, il pivot Morgillo, l'ala Gatti nel giorno del suo compleanno. E la photogallery della partita

Il derby Senigallia-Fabriano sarà anche una sfida in famiglia tra giganti: i fratelli Alessandro e Ivan Morgillo (foto di Marco Teatini)

FABRIANO – Meglio di così, non poteva terminare il 2018 per la Ristopro Fabriano. La vittoria nel derby contro la Goldengas Senigallia (67-55) ha consentito ai cartai di consolidare il terzo posto solitario nella classifica di serie B con 18 punti (9 vittorie e 4 sconfitte) e soprattutto ha confermato il crescente carattere della squadra di coach Fantozzi.

La Ristopro si è così aggiudicata il quarto derby marchigiano su quattro in questo girone di andata (superate nell’ordine Porto Sant’Elpidio, Civitanova, Ancona e – ieri, domenica 30 dicembre – Senigallia), il primo in assoluto contro la Goldengas, che in passato non aveva mai lasciato scampo ai biancoblù, nemmeno nelle amichevoli.

Un successo, quello fabrianese, costruito ancora una volta sulla difesa. Solo 56 punti concessi alla Di Pinto Bisceglie domenica scorsa, appena 55 ieri alla Goldengas Senigallia (costretta a tirare con il 36% da due e l’11% da tre), che pure è una formazione con numerose bocche da fuoco, in precedenza la stessa capolista San Severo non era riuscita ad andare oltre i 62 punti contro la Ristopro.

«La squadra sta acquisendo l’impronta difensiva che piace a me – ha commentato nel dopo-derby il coach fabrianese Alessandro Fantozzi. – La difesa ti fa vincere le partite, aiuta a fare gruppo e ad essa ti puoi sempre appoggiare quando hai delle difficoltà. Ora non dobbiamo abbassare la guardia. Nel frattempo, auguri di buon 2019 a tutti quelli che ci seguono».

Grazie a questa crescente compattezza di squadra, la Ristopro ieri è riuscita a sopperire alle problematiche a cui ha dovuto far fronte, ovvero l’assenza di Ondo Mengue (fermo ai box), le precarie condizioni fisiche di Thiam e, a partita in corso, prima l’uscita per infortunio e poi i falli precoci dell’atteso ex di turno Paparella (sul parquet solo 21 minuti, con 3 punti a bersaglio).

A dare un contributo importante a Fabriano sono state così le famose “seconde linee”, frutto di una rotazione che coach Fantozzi sta allargando sempre di più: maggiore spazio concesso a Cimarelli (35 minuti, 6 punti e 7 rimbalzi), Monacelli (25 minuti, 8 punti e 6 rimbalzi) e Mencherini, cui stavolta si è aggiunto Bordi, classe ’99, in campo pochissimo finora, che ha risposto “presente” ieri quando per la prima volta è stato chiamato in causa “a partita vera” (8 minuti e 3 punti con una tripla).

«Per me quel canestro sul finire del secondo quarto è stata come una liberazione – commenta il giorno dopo il giovane Massimiliano Bordi. – Ho sempre cercato di allenarmi bene dall’inizio dell’anno con l’obiettivo di guadagnarmi la fiducia del coach e finalmente questo momento è arrivato. Dopo aver sbagliato il primo tiro da tre, devo dire che ho anche avuto coraggio a prendermi subito il secondo e a mandarlo dentro. Ora spero di continuare così. Noi ragazzi che entriamo sul parquet dalla panchina diamo davvero tutto quando siamo chiamati in causa, questo penso sia molto importante per far riposare i “senior” senza diminuire l’intensità della partita».

Tante storie si sono intrecciate ieri nel corso del derby tra Fabriano e Senigallia. Una su tutte, quella dei fratelli Morgillo, una “singolar tenzone” tra giganti sotto canestro: da una parte il maggiore Ivan della Ristopro e dall’altra il più giovane Alessandro della Godengas. Per l’occasione, da Napoli sono saliti anche mamma e papà per vederli all’opera e tutti insieme passeranno questa sera l’ultimo dell’anno a Fabriano.

«Non nascondo che per me è stata una partita particolare – dice Ivan Morgillo: – per la prima volta ho direttamente affrontato mio fratello in una partita di campionato, un’emozione fortissima… Ho cercato di non pensare a chi avevo di fronte durante la gara, poi alla fine baci e abbracci».

Ivan Morgillo, tra l’altro, per la seconda volta di fila è stato il top-scorer della Ristopro con 15 punti, segno evidente che il pivot biancoblù sta trovando gradualmente una buona condizione. «E’ vero, sto acquisendo il ritmo giusto e un miglior stato di forma anche atletico, che mi consente di giocare più a viso aperto e con fiducia», conferma lui stesso.

E poi, ieri, era il compleanno di Nicolò Gatti (27 anni). «La vittoria è stata davvero un grande regalo – dice l’ala della Ristopro. – Io credo che abbiamo vinto una partita super, controllandola quasi sempre, tranne un paio di minuti nel secondo quarto, contro una buona formazione come Senigallia. Ma permettetemi anche di dire che la nostra squadra ha… carattere, e quando deve stringere per portare a casa il risultato, lo fa».

A completare il quadro fabrianese c’è il capitano Filiberto Dri, ormai una garanzia, autore delle stoccate che hanno tenuto sempre lontana nel punteggio la Goldengas durante la seconda parte del match (15 punti), cui stavolta ha aggiunto ben 6 assist.

E infine è da sottolineare la presenza di circa 2.500 spettatori al PalaGuerrieri, segno di un sempre crescente attaccamento della piazza alla Ristopro.

Questa sera, 31 dicembre, si fa giustamente festa. Domani riposo. Poi dal 2 gennaio di nuovo in palestra per iniziare a preparare la prossima partita, ultima del girone di andata, contro Teramo. Appuntamento il 6 gennaio, ma ancora non si sa dove, perché il palasport di Teramo è stato squalificato per tre giornate e si è tuttora in attesa di conoscere quale sarà il “campo neutro”.

Il punto della situazione – La capolista San Severo conferma di essere di un altro pianeta, 13 vittorie su 13, passando con facilità anche sul parquet di Chieti con ben 400 tifosi al seguito. Appena dietro, a 22, sempre più entusiasmante la Pescara di coach Rajola, giunta alla nona vittoria di fila. Per il secondo anno di fila, sono San Severo e Pescara le due squadre del girone qualificate per le Final Eight di Coppa Italia, segno evidente della bontà dei due progetti societari. Le vittorie di Fabriano su Senigallia e di Bisceglie su Corato sono state preziose perché consentono alle due squadre di rimanere davanti rispettivamente di 4 e 2 punti al “mega gruppone” di sei formazioni a quota 14, un magma incredibile che testimonia il gran equilibrio nella “pancia” del campionato. Corato è appena sotto di esse, mentre la zona play-out sembra essersi circoscritta a Porto Sant’Elpidio, Teramo, Catanzaro e Campli.

Classifica – San Severo 26; Pescara 22; Fabriano 18; Bisceglie 16; Ancona, Civitanova, Giulianova, Senigallia, Nardò e Chieti 14; Corato 12; Porto Sant’Elpidio 8; Teramo 6; Catanzaro 4; Campli -4.

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