Senigallia

Trenta anni di attività, 500 soci e fatturato in crescita. Ecco Bovinmarche

«Abbiamo superato momenti difficili grazie a una grande squadra», ha detto il presidente della cooperativa Domenico Romanini. Ieri a Senigallia una serata per festeggiare il traguardo raggiunto con Federico Quaranta di Decanter

Il team Bovinmarche
Il team Bovinmarche

SENIGALLIA – Bovinmarche ha celebrato i suoi primi 30 anni, ieri sera, martedì 4 dicembre, alla Rotonda a Mare di Senigallia con un grande evento a cui hanno partecipato circa 150 ospiti. Presente il team della cooperativa, i suoi soci, gli allevatori, le macellerie storiche, le figure istituzionali che negli anni si sono susseguite dando costanza e sostegno a un progetto che oggi segna un fatturato in crescita (8milioni di euro, +14% sul 2017) e circa 500 soci. La serata, condotta da Federico Quaranta, volto di Linea Verde – Rai1 e voce di Decanter – Radio2, che ha raccontato un’eccellenza del territorio: la carne di razza Marchigiana, la stessa che 30 anni fa Bovinmarche decise di salvaguardare.

Il taglio della torta tra i presidenti Laudisio e Romanini di Bovinmarche

«È meraviglioso condividere e festeggiare questo anniversario – ha detto Domenico Romanini, presidente Bovinmarche -. Grazie al consiglio di amministrazione e ai 500 soci, colonna fondante di questa realtà. Nata con l’intento di tutelare una razza che stava per scomparire. La caparbietà e la lungimiranza di chi mi ha preceduto, insieme al lavoro condotto negli anni dagli attori coinvolti in questo grande progetto, ci permette oggi di parlare di tutti i traguardi raggiunti, come il primo sistema di tracciabilità da noi ideato e la scelta di credere, con anticipo, nel no ogm e nel ‘benessere animale’. Abbiamo superato momenti difficili grazie a una grande squadra, ad allevatori, macellerie, alla grande distribuzione, alle associazioni di categoria e alle istituzioni, anello forte di questa rete, che non ha mai dimenticato un’eccellenza del territorio».

«Bovinmarche è nata in un piccolo ufficio – ha ricordato Paolo Laudisio, direttore dal 1988 – per difendere un prodotto che rischiava di scomparire dal mercato. Decidemmo di distribuire una carne riconoscibile, allevata con metodi tradizionali, di altissima qualità, arricchita da servizi e da una certificazione trasversale che ne valorizzasse le peculiarità. La richiesta del mercato (che si aspettava un prodotto standard, uniforme) era in contrasto con la nostra proposta. Nonostante i dinieghi andammo avanti mettendoci nelle mani del consumatore: proporremo la nostra marchigiana – ci dicevano – e aiuteremo il consumatore a riconoscerla! Cominciammo a farlo e il mercato si accorse, dopo pochissimo, di noi».

Bovinmarche Mangialardi

Ad accogliere gli ospiti sono stati i saluti delle istituzioni. «Quelle colline che vediamo nel logo di Bovinmarche sono le stesse presenti nell’immaginario dei marchigiani. Tutelare questa razza bovina è stata una grande intuizione e ha permesso di difendere anche i nostri territori. Quando si guarda oltre il tempo si è capaci di grandi cose. Bovinmarche è riuscita a farlo», ha detto Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia. Un pensiero condiviso anche dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, che ha sottolineato: «Continuando a guardare avanti raggiungerete grandi successi. Mi complimento con Bovinmarche, il suo è l’impressionante cammino di una realtà capace di precorrere il futuro con scelte coraggiose e pionieristiche come la tracciabilità e l’Ogm Free. Elementi di qualità, decisioni volute da una famiglia dal forte legame con il proprio territorio. Questa è una bella storia che rappresenta tanto del ‘saper fare’ e del ‘voler fare’ della regione”.

La serata è proseguita con i saluti di Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo che, con un video messaggio realizzato il 30 novembre durante la sua visita ad Ancona di un allevamento della Cooperativa, ha rivolto i suoi «complimenti a Bovinmarche per la sua competenza e professionalità. Da parte mia e del Ministero c’è tutta la volontà di lavorare insieme. Perché la qualità italiana si vede grazie a realtà come la vostra».

Bovinmarche ha premiato i suoi 3 presidenti storici “in rappresentanza di tutti gli allevatori che hanno creato e dato vita alla Cooperativa”: Giannalberto Luzi, Paolo Minutelli; Domenico Romanini.

Un riconoscimento è stato poi assegnato alla macelleria Pino Rosa “a nome delle macellerie Bovinmarche che hanno fatto conoscere la carne di qualità regionale ai consumatori con la loro professionalità e fedeltà al circuito”. E a Roberto Cecconi di Coop Alleanza 3.0, “la prima catena della gdo – dal 2000 – a credere nel progetto “Razze tipiche locali”. Targa anche per Stefano Mengoli, presidente del Consorzio di Tutela Igp “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”. E per il governatore Luca Ceriscioli “per avere accompagnato e sostenuto la cooperativa nei suoi progetti di crescita”.

Oggi Bovinmarche è punto di riferimento nazionale del comparto, una realtà solida che riunisce 500 piccoli allevatori. Tra i suoi progetti più rilevanti annovera il primo sistema di tracciabilità elettronica realizzato con un proprio disciplinare di etichettatura che anticipò la normativa europea. La cooperativa ha introdotto la certificazione no ogm per l’alimentazione dei bovini, la CReNBA, che garantisce il rispetto del benessere animale e la “No antibiotic”.

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