Senigallia

La proposta di un centrodestra unito e alternativo crea le prime difficoltà a Senigallia

Mariani e Da Ros (Lega), Rabini e Liverani (FdI) intervengono accettando l'invito ma «senza patti scritti, incondizionati ed esclusivi»

Il municipio di Senigallia in piazza Roma
Il municipio di Senigallia in piazza Roma

SENIGALLIA – Doppia risposta all’intervento del centrodestra senigalliese dei giorni scorsi. Dai coordinamenti locali e provinciali della Lega e Fratelli d’Italia arriva infatti un “sì ma…” all’invito avanzato da Unione Civica e Forza Italia assieme alle forze politiche di area libertaria, popolare e cattolica, con lo scopo di creare una coalizione forte in vista delle elezioni comunali 2020.

Le due forze consiliari di opposizione (Fi e Uc) hanno nei giorni scorsi siglato un patto che includeva anche cattolici e popolari per costruire una vera alternativa al centrosinistra che governa a Senigallia praticamente da sempre. Alla presentazione di questo primo passo, con tanto di firma di un contratto in pieno stile berlusconiano, non erano state invitate due forze politiche che, nel panorama nazionale, fanno invece parte del centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia.

I coordinatori cittadini Davide Da Ros (Lega, appena confermato dall’assemblea cittadina leghista nel ruolo) e Marcello Liverani (FdI), insieme a Francesca Fava, vicepresidente dell’associazione ‘Energie per Senigallia’ si sono comunque detti «pronti ad incontrare la lista ‘Unione Civica’, anche se perdente alle precedenti elezioni comunali del 2015, i referenti del gruppo facente capo alla lista ‘Marche 2020’ dell’ex governatore Gian Mario Spacca e i rappresentanti locali di Forza Italia nell’ottica di trovare un percorso comune, scrivendolo insieme. I ‘patti incondizionati e già scritti’, a cui si chiede di aderire, non aiutano e non servono a realizzare nulla se non continuare a creare divisioni inutili e personalismi inefficaci».

I rappresentanti di Energie per l'Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord Senigallia
I rappresentanti di Energie per l’Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord Senigallia

Il programma alternativo del centrodestra va costruito – secondo Da Ros, Liverani e Fava – sulla base di linee-guida generali, che coinvolgano le esperienze e le idee di tutti, mentre il futuro candidato a sindaco deve essere individuato attraverso le primarie, includendo quindi la cosiddetta società civile nella scelta del leader della coalizione. «Questi sono per la Lega, Fratelli d’Italia ed Energie per Senigallia i due presupposti, da cui procedere per condividere un ‘viaggio comune’, senza patti scritti, incondizionati ed esclusivi».

Anche dai vertici provinciali di centrodestra arriva una replica alla proposta avanzata da Paradisi, Rebecchini, Canestrari, Torbidoni, Belardinelli, Mugianesi e Bacchiocchi. «Dobbiamo rilevare – intervengono Milco Mariani (coordinatore provinciale della Lega) e Lorenzo Rabini (coord. prov. Fratelli d’Italia) – un comportamento non consono del consigliere Paradisi nei confronti dei coordinatori di Senigallia della Lega, Davide Da Ros, e di Fratelli d’Italia, Marcello Liverani, i quali si dovrebbero “fare da parte” in modo tale che lo stesso Paradisi possa dialogare con i vertici provinciali e regionali di Lega e Fratelli d’Italia per cercare unità. Sappiamo che il consigliere Paradisi dimostra, ormai da tempo, un’avversione personale nei confronti dei nostri coordinatori comunali, ma sia Davide Da Ros che Marcello Liverani hanno la piena fiducia ed il pieno sostegno dei vertici provinciali e regionali di Lega e di Fratelli d’Italia. Le coalizioni e i progetti di governo si costruiscono ricercando le ragioni che uniscono e non quelle che dividono. Tutti rappresentano un “valore aggiunto” e tutti possono dare il proprio contributo per la realizzazione di un obiettivo, nessuno escluso».

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