Senigallia

Paradisi: La Uisp occupa abusivamente l’ostello

Il contratto di affitto dell’area tra Comune di Senigallia e Ministero delle Finanze è scaduto da anni, questo il risultato di una ricerca effettuata dai consigliere di opposizione che ora chiede all'amministrazione comunale d'intervenire per fare liberare la struttura

Roberto Paradisi
Roberto Paradisi

SENIGALLIA – Dura presa di posizione da parte dei consiglieri di Unione Civica, Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini e dal consigliere di Forza Italia, Alan Canestrari, che denunciano le modalità di gestione delle ex colonie Gil site al civico 6 del lungomare Da Vinci. La struttura, rinominata dalla Uisp “Ostello Le Dune”, dispone di 80 posti letto suddivisi in camere a 2, 3, 4 fino a 10 posti letto con bagni in comune. Aperto da aprile a settembre, l’ostello è attrezzato per portatori di handicap e dispone di una sala televisione e di un piccolo bar oltre che di un ampio giardino. Inoltre, è adiacente ad una mensa dove è possibile usufruire dei pasti a self-service. Il risultato di un’analitica ricerca dei gruppi consiliari di Unione Civica e Forza Italia è il seguente: il contratto di affitto dell’area tra Comune e Ministero delle Finanze è scaduto da anni. E da anni il Comune non paga più al Ministero il canone di locazione. Uisp ancora una volta investita dalle polemiche dopo quelle riguardanti la gestione della piscina “Saline”. Controlli a Senigallia sull’affidamento degli impianti sportivi e sui lavori per il PercorriMisa.

L’intervento
«Il contratto di comodato esistente una volta tra Uisp e Comune di Senigallia (di fatto si trattava di un sub-affitto gratuito) non è stato più rinnovato. Il Comune ha abbandonato anche la parte di ostello in cui venivano alloggiati alcuni cittadini extra-comunitari (centro non più rispondente ai requisiti di legge) e i locali adibiti a magazzini comunali, lasciati nella più totale incuria. Risultato finale: un’area “franca” di proprietà governativa lasciata in balia della Uisp che ne trae fenomenali vantaggi economici (è possibile stimare un potenziale incasso di 130 mila euro all’anno circa attesa la funzionalità di una struttura alberghiera pubblica con 80 posti letto che la Uisp affitta ad una media di 18-19 euro a testa al giorno per oltre tre mesi) – spiega Roberto Paradisi, consigliere Unione Civica – Gravissimo il danno all’erario atteso che la pubblica amministrazione, di fatto lasciando a dei privati la gestione di un’area pubblica e di un immobile pubblico più che redditizio, permette lo sfruttamento a fini economici in termini del tutto gratuiti di un bene demaniale. Intollerabile la permanenza di una situazione di tal genere che finisce, peraltro, per avvantaggiare dei privati a scapito non solo del bene pubblico ma anche degli altri cittadini. Il Comune, che ad oggi ha il possesso materiale ma non la detenzione legittimata dell’area, di intesa con il Ministero delle Finanze deve immediatamente intimare alla Uisp il rilascio dell’immobile. Non solo: invitiamo la Giunta a mettere formalmente in mora la Uisp affinchè la stessa tenga completamente indenne il Comune da eventuali (e molto probabili) richieste di indennizzo e/o risarcimento da parte del Ministero delle Finanze per occupazione dell’area senza titolo per fin troppi anni (almeno 15 anni)».

Un’area sita in una zona strategica ed a due passi da altre strutture recettive ma che versa in uno stato di degrado come l’ex centro sportivo Ponte Rosso. «Successivamente si dovrà procedere, se non alla riqualificazione dell’area (in termini certamente non speculativi) all’indizione di un bando di gara pubblico che garantisca alla pubblica amministrazione un ritorno economico per lo sfruttamento dell’immobile e la parità di diritti per l’accesso alla gestione dell’ostello», conclude Roberto Paradisi.

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