Senigallia

I fratelli Pettinari di Ostra Vetere al 75esimo anniversario del naufragio del piroscafo Oria

Oltre 40 i familiari delle vittime giunte in Grecia da ogni parte d'Italia e persino dagli Stati Uniti per ricordare gli oltre 4mila soldati italiani morti nella tragedia del febbraio 1944

Autorità civili e militari, e i parenti delle vittime vicino al monumento eretto in memoria del naufragio del piroscafo Oria nel febbraio 1944
Autorità civili e militari, e i parenti delle vittime vicino al monumento eretto in memoria del naufragio del piroscafo Oria nel febbraio 1944

CAPO SUNION (GRECIA) – Ritrovare dopo 75 anni il luogo dove lo zio ha perso la vita durante la seconda guerra mondiale. Era lo scopo del viaggio intrapreso da Aldo e Maria Pettinari, due fratelli di Ostra Vetere, che lo scorso 10 febbraio hanno partecipato alla cerimonia commemorativa dedicata alle vittime del naufragio del Piroscafo Oria avvenuto il 12 febbraio 1944 a circa 25 miglia a sud di Atene.

Lo zio Aldo Pettinari perse la vita in quello spaventoso naufragio di 75 anni fa quando una vecchia nave norvegese – appunto il piroscafo Oria – confiscata dai tedeschi e salpata da Rodi verso Atene, finì sugli scogli dell’isolotto di Patroklos (Capo Sunio) durante una tempesta.

A bordo vi erano oltre 4mila soldati italiani che si rifiutarono di collaborare con la Repubblica Sociale Italiana dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Ammassati e rinchiusi in una stiva che ne poteva contenere circa 700, molti di essi morirono soffocati, mentre gli altri finirono annegati nel mare in tempesta (le VIDEO riprese subacquee).

Quasi casuale la scoperta dell’esistenza di una rete di familiari delle vittime del piroscafo Oria che ogni anno ricordano i parenti, italiani e non, morti nella tragedia.

Le corone al monumento ai caduti del piroscafo Oria, del febbraio 1944
Le corone al monumento ai caduti del piroscafo Oria, del febbraio 1944

La commemorazione si è svolta alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia Efisio Luigi Marras, dell’Arcivescovo di Atene Sevastianoos Rosolatos, del Vicegovernatore dell’Attica orientale Petros Filippou, del Sindaco di Saronikou Georgios Sofronis, del Sindaco di Layreotikis Dimitrios Loukas, del Presidente del Consiglio Stamatis Papathanasiou e di autorità civili, militari, religiose e diplomatiche elleniche e italiane, e di oltre 40 familiari dei dispersi arrivati da tutta Italia e dagli Stati Uniti proprio in occasione del 75° anniversario del naufragio.

«Per me e per mio fratello – ha spiegato Maria Pettinari – è stato un viaggio emozionante alla ricerca di uno zio mai conosciuto che mancava e che ora ha ripreso il suo posto in famiglia. Vorrei ringraziare a nome della mia famiglia l’amministrazione comunale di Ostra Vetere ed in particolare l’ex sindaco Luca Memè che lo scorso 2 Giugno ci ha ricordato nel suo discorso mentre mio babbo ritirava la Medaglia d’onore di suo fratello in Prefettura ad Ancona, l’attuale sindaco Rodolfo Pancotti ed il vicesindaco Luigina Brocanelli per la sensibilità, la vicinanza e la partecipazione che non hanno mai fatto mancare, ma soprattutto per la pergamena che ho portato con me in Grecia e ho condiviso con la grande famiglia dei familiari dei ragazzi dell’Oria».

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