Senigallia

Due vini di Antonucci nella guida “Bibenda”

L'Azienda Santa Barbara si è distinta anche quest'anno con i suoi vini. Numerosi i riconoscimenti ottenuti, l'ultimo è quello della prestigiosa guida che ha assegnato i 5 Grappoli al Pathos ed al Verdicchio di Stefano Antonucci

BARBARA- L’Azienda Santa Barbara, un’eccellenza nella produzione di vini nelle Marche, ha ricevuto un altro riconoscimento: i 5 Grappoli sono stati assegnati sia al Pathos 2015 che al Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Stefano Antonucci 2015. Nei giorni scorsi lo stesso verdicchio premiato dalla guida “Bibenda” è lo stesso che lo chef Claudio Sadler ha abbinato alla sua ricetta “Black cod in crosta di sale e cenere con verdurine primavera” presente nel suo nuovo libro “I miei nuovi menù“.

Il patron dell’Azienda Santa Barbara ha ritirato a Roma il riconoscimento: «È stato un onore essere presenti all’Hotel Rome Cavalieri per ritirare i 5 Grappoli assegnati sia al Pathos 2015 che al Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Stefano Antonucci 2015. Grazie Bibenda per questi primi 20 anni insieme» – ha spiegato Stefano Antonucci.

Sono stati oltre 27 mila i vini degustati prima di scegliere quelli premiati dalla storica guida, giunta alla 27° edizione. Una sorta di bibbia per gli appassionati di vino: all’interno della quale i sommelier della Fondazione Italiana Sommelier hanno stilato la loro classifica premiando con i 5 Grappoli i migliori vini italiani. Ma tra tanti riconoscimenti che hanno ottenuto i vini dell’Azienda Santa Barbara in questo anno, il più prezioso è sicuramente stato assegnato al “Mossone”, che si è classificato al 24° posto tra i 50 migliori d’Italia. A sceglierlo, una giuria internazionale che TWS (The Wine Sider) ha chiamato intorno al tavolo del BIWA (Best Italian Wine Awards), l’ormai tradizionale contest che seleziona i 50 migliori vini prodotti nello stivale.

 

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