Senigallia

Disabilità: famiglie e disabili di Senigallia uniti in un’associazione per superare tagli e ostacoli

Disabili e famiglie insieme nell'associazione "Amici Disabili": un laboratorio di progetti e un corpo unico per risolvere problemi concreti e quotidiani

I componenti dell'associazione Amici Disabili di Senigallia
I componenti dell'associazione Amici Disabili di Senigallia

SENIGALLIA – Per risolvere tante questioni e problematiche legate al mondo della disabilità e interfacciarsi come interlocutore unico con l’ente comunale o altri soggetti, a Senigallia si è costituita l’associazione “Amici disabili”. Si tratta di un gruppo di famiglie con figli o parenti disabili che vuole impegnarsi per superare i tanti ostacoli che quotidianamente si presentano e collaborare con le varie realtà che gravitano nel settore dei servizi sociali attraverso proposte, progetti e laboratori.

Appena nata, l’associazione ha già oltre 40 famiglie aderenti ma il dato è in costante crescita e tante persone hanno mostrato interesse verso questo percorso di supporto e di condivisione di problematiche, soluzioni, legami e conoscenze.
Il consiglio direttivo è composto da Catia Donninelli (presidente), Maria Cristina Bertuzzi (segretario), Elena Bizzarri (tesoriere), Maria Soccorsa Sguera e Rita Narcisi (consiglieri). Tra i soci fondatori, oltre alle cinque persone già citate, vi sono anche Roberta Cremonesi, Katia Delmoro, Nazzareno Mancini, Maria Paola Marcellini, Majlinda Zeqiri.

A fianco dell’associazione “Amici disabili” c’è l’Unione Nazionale Consumatori, associazione che in questi anni si è dimostrata sempre pronta a difendere i cittadini ma anche a progetti concreti.

Concreti come i problemi che hanno le famiglie con una persona disabile a carico: dal taglio delle risorse per l’assistenza domiciliare agli ostacoli burocratici, dall’ignoranza o semplice disattenzione verso le necessità dei disabili fino alla solitudine in cui le famiglie sono lasciate.
«Parliamo di fatti concreti – spiega la presidente Catia Donninelli – parliamo del fatto che i disabili e le loro famiglie sono sempre più soli, o del fatto che i nostri figli hanno sempre meno possibilità di integrarsi e rendersi autonomi, per quanto è loro possibile. La nostra idea è stata quindi di unirci, disabili e familiari, per sostenerci e per capire meglio come affrontare la quotidianità, per affrontare alcuni problemi insieme nell’ottica di risolverli per il bene dei nostri figli».

Tra gli obiettivi che l’associazione “Amici disabili” si è posta c’è proprio la questione di essere un laboratorio di idee e progetti concreti che agevolino i disabili e le loro famiglie nella soluzione dei loro problemi, di favorire i disabili nello sviluppo della autonomia e inclusione sociale nella società, compresa la scuola e il mondo del lavoro, per garantire il diritto inalienabile ad una vita libera il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità secondo le leggi vigenti. Inoltre, l’associazione vuole essere un interlocutore unico di fronte a enti locali, centri pubblici e privati operanti nel settore della disabilità, con i quali stabilire rapporti di collaborazione.

«L’associazione è appena nata e già in tanti stanno chiedendo di aderire – spiega l’avvocato Corrado Canafoglia -. Stiamo creando dei gruppi di lavoro, che si occuperanno delle singole problematiche, tra cui capire con precisione il quadro normativo entro cui muoverci. Queste famiglie non cercano il pietismo, ma soluzioni a problemi concreti che affrontano ogni giorno. Hanno capito che in un momento di crisi economica generale bisogna agire in prima persona e non aspettare la manna dal cielo, che non arriva».

Per informazioni: 339.7684642
donninellicatia@gmail.com
bertuzzimariacristina@gmail.com

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