Senigallia

Corinaldo, crisi Bizzarri, Galeotti pungola Giancarli: «Uscita infelice»

Il capogruppo di “In movimento-Corinaldo c’è” stigmatizza l'atteggiamento del consigliere regionale: «Voleva solo accattivarsi l'elettorato»

Luciano Galeotti
Luciano Galeotti

CORINALDO – «Ho letto la replica del consigliere regionale del Pd Enzo Giancarli: da navigato politico cerca di aggirare l’argomento con false esposizioni». Esordisce così l’esponente di “In movimento-Corinaldo c’è” Luciano Galeotti in merito al botta e risposta sulla delicata vicenda dell’azienda Bizzarri di Corinaldo.

Tema tornato sulle cronache dei giornali dopo l’interrogazione del dem Giancarli (ma una prima interrogazione c’era già stata nel luglio 2017) con la quale ha chiesto di fare il punto della situazione sulla crisi dell’azienda Bizzarri di Corinaldo che produce mobili da diversi decenni e che conta quasi 300 dipendenti tra diretti e indotto.

Alla richiesta di Giancarli era seguito poi l’intervento del capogruppo corinaldese Galeotti che aveva giudicato tardivo l’interessamento del consigliere regionale.

Pronta la replica: «Sono costretto a smentirlo sul mio “interessamento tardivo” alla vicenda – ha dichiarato Giancarli – che ho sempre seguito in uno stretto rapporto di collaborazione con le istituzioni, con le organizzazioni sindacali e datoriali e con i lavoratori. Mi sono interessato dell’azienda ben prima di questa crisi».

La replica però non è scesa già al capogruppo di “In movimento-Corinaldo c’è”: proprio dall’opposizione corinaldese è stata presentata al consigliere regionale del M5S Piergiorgio Fabbri la mozione che l’assemblea legislativa ha votato all’unanimità.

«Evidentemente il consigliere Giancarli ha votato ad occhi chiusi una mozione della quale neanche conosceva la genesi e ora cerca di rigirare la questione ma non ci riesce. Forse ha partecipato alla “prima crisi Bizzarri” del 2016; ma alle trattative recenti hanno preso parte altri esponenti del PD e di altre formazioni politiche, non lui certamente. La sua uscita infelice che voleva solo accattivarsi l’elettorato cavalcando infelicemente l’argomento – conclude Galeotti – è totalmente fuori luogo e soprattutto rischia di vanificare gli sforzi di quanti stanno lavorando seriamente e veramente alla risoluzione della questione, volta soprattutto alla riapertura dello stabilimento e alla salvaguardia dei posti di lavoro».

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