Senigallia

Case popolari, mercato cittadino e futuro della Bizzarri: di questo si parlerà a Corinaldo

La situazione di crisi dell'azienda che lavorava per l'Ikea entrerà nel prossimo consiglio comunale grazie all'interrogazione dell'opposizione: incentivi o riconversione?

L'azienda Bizzarri Spa di Corinaldo
L'azienda Bizzarri Spa di Corinaldo

CORINALDO – Molto attiva l’opposizione consiliare corinaldese in vista del prossimo consiglio comunale. Il gruppo capitanato da Luciano Galeotti ha infatti depositato una mozione che non era stato possibile discutere nell’ultima seduta sul tema del ripristino del mercato cittadino in centro storico, e due interrogazioni su case popolari e sul futuro della Bizzarri Spa in crisi da tempo.

La mozione, presentata il 24 gennaio dal gruppo di minoranza “In movimento – Corinaldo c’è”, verte sulla possibilità di ripristinare il mercato settimanale del mercoledì all’interno delle mura, in quella che è la sua sede storica, con l’occasione di creare una filiera con i produttori locali. Attualmente, infatti, “vive” nell’«anonimo e decentrato piazzale Bucci», mentre l’opposizione chiede – presentando uno studio di fattibilità – il ritorno come da foto in otto luoghi del centro storico contigui, da via del Corso fino a via del Calcinaro, largo X agosto, via del Corso, largo XVII settembre, piazzetta Spirito Santo, via Santa Maria Goretti, piazza del Terreno, piazza del Cassero. «L’iniziativa potrebbe inoltre favorire la creazione di gruppi di acquisto locale – scrive Galeotti – che permettano alle aziende agricole del territorio di vendere i loro prodotti a km zero, creando una filiera ortofrutticola tipica corinaldese, utile per richiamare le persone».

Sempre di aspetti sociali si parla nell’interrogazione presentata da “Corinaldo c’è” sul tema dell’edilizia residenziale pubblica, le cosiddette case popolari: «Diverse famiglie corinaldesi non potendo adempiere alle rate dei mutui ipotecari sottoscritti si sono viste pignorare le abitazioni e private dell’alloggio ed il dato è tendenzialmente in espansione. Dato il graduale spopolamento del nostro comune, soprattutto all’interno del centro storico e dato che nel programma elettorale di questa amministrazione sono citate “le azioni volte a contrastare lo spopolamento e incentivare l’insediamento a Corinaldo di nuove famiglie”» la lista di opposizione chiede che venga attuato «un piano di edilizia popolare efficace, magari volto a recuperare il patrimonio immobiliare posto in vendita da privati o da Istituti di Credito, anziché costruire nuovi alloggi». Misura che potrebbe favorire il ritorno delle famiglie in centro che solitamente appare deserto e magari abbassare i costi che appaiono più alti dei comuni limitrofi.

Abbandonato il tema demografico, la lista “In movimento – Corinaldo c’è” si occuperà della situazione di grave crisi in cui versa l’azienda Bizzarri s.p.a., di fronte a una chiusura che sembra imminente ma di cui mancano notizie. Proprio i lavoratori (oltre 300 tra diretti e indotto) hanno chiesto delucidazioni ma oltre a una riunione della prima commissione consiliare tenutasi lo scorso luglio, non si è saputo nulla, né della commessa Ikea per cui la Bizzarri lavorava né di altre possibilità lavorative. Certa è solo la messa in mobilità dei dipendenti.
Galeotti e i consiglieri di minoranza hanno quindi chiesto al sindaco Matteo Principi di conoscere tutte le informazioni sulla vicenda Bizzarri e di richiedere al Ministero dello Sviluppo economico in concertazione con la Regione Marche, che venga inserita nelle aree di crisi industriale per il suo impatto significativo sullo sviluppo del territorio e sull’occupazione o di stipulare appositi accordi di programma fra i vari enti come Stato e Regione per un’eventuale riconversione e riqualificazione industriale.

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