Senigallia

Barbara, Natale e Santo Stefano con il presepe vivente

A Barbara nei Giardini della Luna, a ridosso delle mura castellane, torna il presepe vivente giunto ormai alla 36° edizione. Nella prima parte viene rappresentata la natività, nella seconda è possibile visitare i mestieri

Il Presepe Vivente di Barbara
Il Presepe Vivente di Barbara

BARBARA- Anche quest’anno nel piccolo comune torna la tradizionale rappresentazione della natività. L’evento avrà luogo nei Giardini della Luna a ridosso delle mura castellane lunedi e martedì, ma anche 1, 6, 7, gennaio 2018 alle 18. L’iniziativa è giunta alla 36° edizione.

«Quello di Barbara è il tradizionale presepe vivente nel quale viene rappresentata la natività in forma teatrale. A seguire, dopo le rappresentazioni, è possibile accedere al parco e visitare i mestieri, il tempio e le varie attrazioni – spiegano gli organizzatori, soci della Pro Loco Barbara – Grazie alla collaborazione tra il Comune di Barbara, le associazioni locali e i tanti volontari, anche quest’anno sarà possibile realizzare l’iniziativa ed emozionare grandi e bambini, nello spettacolare paesaggio collinare tipico ed unico del nostro entroterra».

Per andare in scena si attende la notte: «La sacra rappresentazione recitata teatralmente con oltre 100 personaggi ed animali prende vita subito dopo il tramonto, rendendo lo spettacolo ancora più suggestivo. Nata nel 1972, negli anni si è man mano perfezionata ed arricchita, raccogliendo un pubblico sempre più numeroso – proseguono – La particolarità del Presepe Vivente di Barbara è la suddivisione in due parti: nella prima viene rappresentata la storia della cristianità, dalla creazione alla nascita di Gesù, nella seconda parte il pubblico potrà visitare il presepe per apprezzare da vicino gli affascinanti mestieri dell’epoca, i numerosi animali e le grotte ricostruite in modo particolareggiato. I visitatori potranno quindi contemplare il vasaio, il fabbricante di mattoni, il mugnaio, il calzolaio, i personaggi di Erode, Giuseppe, Maria e il Bambinello, e tanti altri ancora».

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