Senigallia

«Offesi dal sindaco, ci si comporta in altro modo»

Il comitato cittadino per l'ospedale di Senigallia replica a Mangialardi dopo la messa in onda del servizio di Striscia la Notizia

L'inviata Chiara Squaglia con il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia
L'inviata di Striscia la Notizia Chiara Squaglia con il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Allibiti, disgustati, offesi. Questi i sentimenti prevalenti all’interno del Comitato cittadino per l’ospedale di Senigallia dopo l’intervento del sindaco Maurizio Mangialardi. Tema: l’appropriatezza di aver chiamato Striscia la Notizia quando la città era in lutto per la morte di tre concittadini dopo i fatti di Corinaldo.

Il servizio del tg satirico, andato in onda la Vigilia di Natale, ha fatto più scalpore per il momento in cui è stato realizzato che per il contenuto: e per il primo cittadino era assolutamente fuori luogo.

Ma dal comitato non sono d’accordo: «Pur essendo abituati a subire costantemente i suoi attacchi gratuiti al limite della mistificazione, mai ci saremmo attesi che ricorresse addirittura a strumentalizzare la tragedia di Corinaldo per nascondere le sue mancanze e per colpire chi quotidianamente si spende a difesa della sanità pubblica nel territorio senigalliese».

Si è trattato della terza volta che la troupe di Striscia la Notizia arriva a Senigallia per parlare della risonanza magnetica, con tutte le problematiche tra ritardi, disagi e disguidi nelle procedure.

«Sappiamo bene quanto il signor Mangialardi soffra chi denuncia pubblicamente la realtà e trovi davvero difficile giustificare con le vuote parole la sua abitudine a difendere il palazzo anziché i cittadini. Conosciamo bene il tono supponente con cui è solito attaccare chi lo critica e la sua abitudine a sottrarsi al confronto, preferendo ad esso l’attacco con lunghi monologhi durante momenti istituzionali, quando noi non possiamo avere alcun diritto di replica. Mai ci saremmo aspettati, però, che arrivasse così in basso utilizzando una vicenda così straziante che meritava solo il doveroso silenzio».

«Siamo davvero rattristati nel constatare come il massimo esponente del nostro Comune abbia scelto di mettere in cattiva luce la nostra battaglia utilizzando il più infimo dei sistemi, ma siamo nel contempo soddisfatti per la reazione della gente che sui social, ma soprattutto di persona, ci ha manifestato la piena solidarietà e sostegno e ci ha incoraggiati a continuare. Stia quindi tranquillo il Sig. Mangialardi: noi andremo avanti con maggior vigore nella nostra battaglia e la allargheremo anche ad altri temi purtroppo dimenticati da colui che da oggi non chiameremo più Sindaco, perché un vero Sindaco si comporta in tutt’altro modo».

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