Senigallia

Amianto vicino alla scuola

Dopo un anno nessun intervento in un'abitazione a fianco all'asilo di Borgo Bicchia a Senigallia. Era stata segnalata la presenza di lastre in eternit danneggiate e vetuste. Ala chiede un intervento

lastre amianto

SENIGALLIA – Da tredici anni a questa parte, ALA (associazione lotta all’amianto) riceve con frequenza segnalazioni, denunce e proteste sulla presenza di amianto a Senigallia e, costantemente, combatte per la tutela della salute dei cittadini. La spiaggia di velluto è una delle città delle Marche dove si è registrata la maggiore presenza di amianto. ‹‹La cosa più grave è però spesso l’assenza di collaborazione, da parte delle istituzioni, per affrontare e risolvere le varie delicate questioni che vengono portate all’attenzione da parte nostra››, spiega Carlo Montanari, presidente di ALA.

I fatti
Il 2 luglio 2016, l’ALA scriveva all’Asur ed al Comune di Senigallia per evidenziare la presenza di lastre di cemento-amianto vetuste, da bonificare, a pochi metri da una scuola dell’infanzia. Siamo come al solito a Senigallia, in via del Lavoro, frazione Borgo Bicchia. A fianco alla ristrutturata scuola dell’infanzia “San Gaudenzio”, recentemente inaugurata, grazie al contributo del Rotary Senigallia, dopo i danneggiamenti subiti a seguito dell’alluvione del 3 maggio 2014,   si trova un’abitazione con un tetto che presenta una copertura di lastre in cemento-amianto che spolverano fibre.

‹‹La situazione diventa ancora più grave, indicavo nella missiva di un anno fa – riferisce sempre Montanari –  proprio perché siamo nei pressi di una struttura che ospita bambini. La bonifica diventa insomma assolutamente urgente, per tutelare la sicurezza dei bambini prima che riprenda l’anno scolastico. Dopo un anno, l’unico provvedimento ufficiale che mi è stato reso noto è la lettera protocollo 0120679 del 06 luglio 2016 a firma del direttore del servizio -dipartimento di prevenzione servizio igiene e sanità pubblica a firma del dott. Giovanni Fiorenzuolo in cui si dice: “ai sensi del punto 4 del d.m.06.09.94 è stato richiesto alla proprietà il programma di controllo e manutenzione dei materiali contenti amianto”. Ma ad oggi non è ancora stato fatto niente. A chi ricade la responsabilità? Al dott. Fiorenzuolo oppure al sindaco Mangialardi?  Dopo un anno, ritengo sia più che giusto ricevere una risposta esaudiente, senza la quale stavolta adirò a vie legali››.

 

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