Osimo

Osimo, autolavaggio sotto sequestro

Mercoledì pomeriggio, 17 ottobre, il blitz del Nucleo ambientale della Polizia locale. Si è accertato che l’attività era sprovvista dell’autorizzazione unica ambientale, cioè non aveva l’autorizzazione a scaricare le acque reflue

L'autolavaggio
L'autolavaggio

OSIMO – Mercoledì pomeriggio, 17 ottobre, il Nucleo ambientale della Polizia locale di Osimo ha eseguito un controllo in un autolavaggio in via Flaminia II in zona San Sabino. Gli agenti hanno accertato che l’attività era sprovvista dell’autorizzazione unica ambientale, cioè non aveva l’autorizzazione a scaricare le acque reflue, che nel caso specifico sono assimilate a rifiuti industriali, nella rete fognaria. Da ulteriori accertamenti poi è emerso che la tettoia costruita a protezione del lavaggio e il vicino capanno non erano in regola con la normativa edilizia. Gli agenti, verificate le violazioni e in accordo con il magistrato di turno, hanno posto l’attività sotto sequestro giudiziario e denunciato S.A., 34enne originario di Brindisi e residente a Osimo. Il gestore adesso rischia l’arresto da due mesi a due anni con ammenda da 1000 e 500 a duemila euro per lo scarico nella rete fognaria senza autorizzazione. A cui si aggiunge una sanzione da 500 euro per la tettoia abusiva e altri 500 per il capanno. Per gli abusi edilizi la sanzione è amministrativa perché gli stessi possono essere sanati.

Nell’ambito dei controlli ordinari dei carabinieri questa mattina, 19 ottobre, è stato allontanato un giovane che praticava atti osceni da solo in auto al Foro Boario, luogo già attenzionato dalle forze dell’ordine dopo l’episodio di overdose in pieno giorno il 24 settembre scorso.

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