Jesi-Fabriano

Natale in tavola, i consigli per mangiare con piacere

A Natale nessuna privazione: «Non si ingrassa tra Natale e la Befana ma tra la Befana e Natale!». Gli auguri e i consigli ai lettori della Health Coach Letizia Saturni

Cosa mangeremo durante le Feste ma soprattutto quanto? Solitamente il menù delle festività natalizie è ricchissimo, sin troppo, e tra i buoni propositi per l’anno nuovo si finisce sempre per mettere pentimenti e buone promesse. Cose regolarsi a tavola lo abbiamo chiesto alla Health Coach Letizia Saturni.

La nutrizionista Letizia Saturni

Abbuffate natalizie: come difendersi o rimediare?
«Ci stiamo avvicinando a grandi passi ad uno dei momenti più densi di significato: il Natale. Sicuramente il cibo è una delle componenti importanti ma non per questo il cibo è la determinante delle Feste. Mi sembra già evidente fin da queste prime battute quale possa essere il mio pensiero che con piacere condivido. Il cibo è piacere, il cibo è festa pertanto va degustato in tutte le sue variegate forme e accattivanti sapori! Non amo i termini “abbuffate”, “difendersi” o “rimediare” perché sottendono biechi meccanismi compensatori e/o espiatori rispetto a qualcosa che invece è intriso di significati antropologici quale appunto il cibo della tradizione: tortellini, crespelle, arrosti, fritti fino ai più ricchi
panettoni e torroni. Il cibo delle Feste natalizie è dunque, a mio modo di pensare, molto di più che grasse e caramellose calorie ma è tradizione, è accoglienza e amicizia, è condivisione, è ritrovarsi, è bellezza dello star bene insieme. E’ festa».

Allora, meglio rinunciare o contenersi?
«Meglio moderarsi! In qualità di Health Coach dico che in questo periodo è oltremodo importante mangiare e gustare tutto ciò che il menù di Natale o della viglia di Natale o di Santo Stefano, ci propone in modo consapevole e moderato. Sono piatti della tradizione, sono piatti più elaborati, prelibatezze e golosità peculiari di un unico, magico e suggestivo momento dell’anno dunque non saranno questi cibi la causa del vertiginoso rialzo del peso corporeo, neppure dei valori di glicemia, colesterolo, trigliceridi e tanto meno
affaticheranno cuore, stomaco o fegato. Per essere più esplicita: non si ingrassa tra Natale e la Befana ma piuttosto si ingrassa tra la Befana e Natale! La moderazione e la frugalità devono portare a scelte consapevoli di porzioni adeguate di tutte le portate previste. Ad esempio se sono previsti due primi piatti posso servirmi metà porzione dell’uno e metà porzione dell’altro per non eccedere.

Quali abbinamenti consigli?
«Gli abbinamenti preferiti sono quelli previsti dal menù oltre a quelli dettati dal buonsenso: eliminare il pane a vantaggio di un primo piatto o di un contorno di patate, evitare la frutta a fine pasto a vantaggio dei dolci tipici, eliminare i prodotti confezionati o scatolati, evitare di arrivare a tavola molto affamati mangiando una mela a metà mattina, abbinare verdura ed ortaggi freschi crudi con arrosti e carni alla griglia, evitare la frutta essiccata e la frutta secca a guscio a fine pasto, non eccedere con il vino né altri alcolici. A metà pomeriggio o in chiusura di serata una tisana calda senza zucchero con zenzero o limone o curcuma o finocchio è sicuramente un buon aiuto. Infine mi permetto di aggiungere un abbinamento originale che forse a pochi piacerà: ad ogni ricco pasto consumato abbinate una lunga camminata. Insomma, siate bravi di ‘scarpetta’ tanto quanto lo siete di ‘forchetta’ non accadrà nulla al peso né alla vostra salute. Mi è molto gradita l’occasione per augurare a voi lettori e a tutte le persone a voi più care un sereno, festoso, giocoso Natale!».

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