Jesi-Fabriano

La nonna tra i principali pusher di Jesi

Nella camera da letto un vero e proprio laboratorio: i militari hanno sequestrato oltre 60 grammi di cocaina, per un valore attuale, sul mercato, di 7mila euro. L'approfondimento sulla vicenda raccontata questa mattina, giovedì 11 maggio

JESI – Quello che non ti aspetti. Nonna di 64 anni, V.H., origini albanesi, vedova, ma da tempo cittadina italiana, residente in zona Porta Valle, è stata arrestata ieri mattina dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, diretti dal tenente Maurizio Dino Guida, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ed era addirittura una delle principali spacciatrici sulla piazza di Jesi.

Nella sua camera da letto, dove aveva allestito un vero e proprio laboratorio, i militari hanno sequestrato oltre 60 grammi di cocaina, per un valore attuale, sul mercato, di 7mila euro. Numerose dosi di coca termosaldate e pronte per essere spacciate erano nascoste sotto il cuscino ma tutta la stanza era adibita a occultare lo stupefacente, anche un pezzo ancora da confezionare.

Inoltre, rinvenuto anche materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.

L’operazione, illustrata dal comandante della Compagnia di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro, nasce dall’attività info-investigativa dei carabinieri che da qualche tempo avevano messo gli occhi addosso alla pensionata.

La sua abitazione – che condivide con figlia e due nipoti che non c’entrano nulla con la sua attività illecita – era particolarmente frequentata. Un andirivieni quotidiano che, dopo ulteriori appostamenti e pedinementi, confermava l’ipotesi investigativa.

L’irruzione, poi, ha permesso di portare alla luce il ruolo di primo piano della nonna – associata, nel frattempo, nel carcere femminile di Villa Fastiggi, a Pesaro, su disposizione del Pm, Irene Bilotta – nello spaccio della “neve”.

Il rito direttissimo è previsto per domani. Intanto i carabinieri continuano a indagare sia perché non è stato rinvenuto, stranamente, denaro contante, sia per individuare chi si rifornisse di droga in quella specie di supermercato casalingo.

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