Jesi-Fabriano

Tribunale del Malato: l’ospedale in deficit di sei caposala e di dirigenti medici

Il coordinatore Pasquale Liguori denuncia la situazione di gravità in ordine agli organici: «Ci aspettano tempi duri, un vero peccato non mettere a frutto professionalità e tecnologie». Plauso all'iniziativa della famiglia di Carlo Urbani

L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi
L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi

JESI – Il coordinatore del Tribunale del Malato di Jesi, Pasquale Liguori, a proposito della lettera aperta di Giuliana Chiorrini sulle criticità dell’ospedale, esprime in una nota «di aver appreso con grande soddisfazione dell’iniziativa della famiglia del dr. Carlo Urbani di mettere in discussione l’intitolazione del nostro ospedale dopo che lo stesso sta subendo tagli importanti, disattendendo appieno alle aspettative e alle promesse fatte dai vertici Asur ai cittadini in occasione dell’inaugurazione del nuovo nosocomio jesino».

Liguori sottolinea anche di apprendere «con piacere che finalmente anche il Sindaco “sta perdendo la pazienza” nei confronti della Direzione Asur. Oggi siamo alla scadenza dell’accorpamento “provvisorio” della Bpn con la Medicina: ci aspettiamo che la Bpn torni ad operare in piena autonomia con la nomina di un primario e con l’incremento dei medici che mancano».

«Ci aspettano però tempi duri – incalza – per la nostra Sanità: mancano all’appello sei caposala in reparti critici come l’Ortopedia, tra breve alla stessa Bpn, oltre che a Medicina; nel corso dell’anno lasceranno il servizio dirigenti medici di unità importanti come la Ginecologia, l’Otorino, la Gastroenterologia. E allora diciamo che è ora che si faccia fronte unito da parte delle forze politiche cittadine e sindacali per impedire con tutte le forze che il nostro ospedale non divenga un ospedale generalista, sarebbe un vero peccato non mettere a frutto tutte le professionalità e le tecnologie di cui oggi ci possiamo vantare per far sì che il “Carlo Urbani” possa essere degno di tale nome».

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