Jesi-Fabriano

Il tipo di Jesi: esce l’album d’esordio il 13 aprile

Il primo lavoro dello jesino Tommaso Sampaolesi, registrato con EDAC Studio di Fino Mornasco, sarà presentato il 13 aprile al Man Cave di Jesi

Il tipo di Jesi
Tommaso Sampaolesi è "il tipo di Jesi", il 13 aprile esce l'album d'esordio "Pranzo rock in via Treiste"

JESI – Voce graffiante e testi interessanti che scivolano su tracce rock piacevoli da ascoltare e riascoltare. “Pranzo rock in via Trieste” è il titolo del primo album di “Il tipo di Jesi”,  Tommaso Sampaolesi: nove canzoni da cui emerge la freschezza di un musicista giovane, la profondità di scrive testi da anni e una sana passione per il rock, che rende l’album davvero piacevole.

Il tipo di Jesi
Lo jesino Tommaso Sampaolesi

Tommaso Sampaolesi, 31 anni, è “Il tipo di Jesi”. Come è nato questo album?
«Avevo scritto queste canzoni da tempo e un giorno ho deciso di registrarle da solo al computer. Erano delle bozze, inizialmente nate per stare chiuse a casa mia e che poi ho sottoposto al produttore artistico Davide Lasala al quale sono piaciute. Mi sono quindi messo in contatto con EDAC Studio di Fino Mornasco in provincia di Como e per un mese ho lavorato a testa bassa per registrarlo con l’aiuto di Davide e Andrea Fognini».

Emozioni, a volte molto intime, sono alla base delle tue canzoni. Quale il testo più rappresentativo dell’album?
«”Pranzo rock in via Trieste”, che è anche il nome dell’album e che è diventato un video girato a Jesi sul fiume insieme a Erica Benigni. La canzone è nata quando sono andato a vivere da solo in via Trieste, qui sono venute fuori le idee: canzoni in cui mi metto a nudo, in cui racconto le mie emozioni, momenti belli, solitudine, la città in cui vivo e con la quale alla fine ho un rapporto positivo, il fiume dove mi piace passeggiare».

Il tipo di Jesi
La copertina dell’album “Pranzo rock in via Trieste”

Quando hai iniziato a fare musica?
«Ho iniziato a suonare il pianoforte sin da piccolissimo, poi sono passato alla chitarra preferendo il rock».
I testi e la musica sono opera tua, è stato impegnativo realizzare l’album?
«L’album è stato il frutto di un grande impegno da parte mia e delle persone che mi hanno aiutato: sono molto soddisfatto del lavoro svolto. Oltre a Davide Lasala e Andrea Fognini, in fase di registrazione hanno contribuito alla batteria Stefano Piersanti, Giulia Larghi ai violini, Mattia Solimano alla chitarra».

“Il tipo di Jesi”, come è nato questo nome?
«È nato proprio in fase di registrazione: inizialmente ero indeciso, poi a Como mi chiamavano tutti cosi: “viene a registrare il tipo di Jesi”, “oggi lavoriamo con il tipo di Jesi” ed ecco come è nato».

L’album d’esordio di “Il tipo di Jesi” sarà presentato il 13 aprile al Man Cave di Jesi, ore 22..
Oltre a Tommaso Sampaolesi (voce, chitarra e tastiera), ci saranno ad accompagnarlo nel live Francesco Coltorti, cori e chitarra, Giuseppe De Vivo al basso, Marco Bucciarelli alla batteria e Federico Giansanti alle tastiere.

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