Jesi-Fabriano

Termoforgia, Cagnazzo: «Al massimo contro Treviso»

Domenica 15 ottobre alle 18 l'Aurora torna all'Ubi Banca Sport Center e riceve la De' Longhi. Il coach: «Grazie ai tifosi che anche in trasferta a Rimini non ci hanno fatto sentire soli. Rinaldi? Valuteremo con cautela»

La Termoforgia Aurora Basket 2017-18.

JESI – Il ritorno all’Ubi Banca Sport Center, domenica prossima 15 ottobre alle 18, senza però essersi sentiti soli neppure in trasferta nell’ultima gara, quella sfortunata giocata a Rimini contro la Fortitudo Bologna. È ciò che attende la Termoforgia Aurora Basket Jesi, che si appresta a ricevere per la terza giornata del campionato di A2 un’altra grande, Treviso. Cercando di riscattare la sconfitta di domenica scorsa e di rinverdire i fasti del vincente debutto contro Verona.

«La prima cosa che mi sento di dire è un grazie ai nostri tifosi – spiega il tecnico jesino Damiano Cagnazzo – perché anche se a Rimini erano tanti quelli della Fortitudo (che giocava in casa ma non al PalaDozza di Bologna, squalificato), pure noi ci siamo sentiti un po’ a casa nostra domenica scorsa. Avere trecento persone al seguito che hanno sempre cantato per noi sin da mezz’ora prima della partita, e che hanno continuato ad applaudirci anche dopo la sconfitta, è stato davvero un bel segnale. Dà a tutti noi sensazioni positive e tanta carica».

Cosa insegna all’Aurora lo stop di Rimini? «Che nei momenti di difficoltà, come quello che abbiamo avuto nel terzo quarto, dobbiamo imparare ad essere più bravi anche contro difese più agguerrite. E riuscire a prendere vantaggi pure contro difese più dure, come ci sta».

Contro la Fortitudo, a Jesi mancava un pezzo da 90 come Rinaldi. Contro Treviso? «Stiamo effettuando ulteriori accertamenti e attendendo le risposte ma quello che è sicuro è che ci sarà da essere cauti. La natura dell’infortunio accusato da Rinaldi non è grave, non c’è una lesione importante. Ma quello interessato è un punto delicato, il polpaccio, e dunque è il caso di procedere con tutte le cautele del caso».

Dopo Verona e Bologna, Treviso. Quasi completo il quadro delle big incrociate dall’Aurora in questo avvio. «È il bello di questo campionato. Ogni domenica una sfida stimolante, o contro squadre di grande ambizione e blasone o contro chi vuole emergere. E’ un bel torneo, in cui tante sono le difficoltà e gli stimoli e sotto questo punto di vista è di tutto rispetto il tris che ci è capitato in partenza. Nelle prime due gare, al di là del risultato finale, abbiamo dato il massimo. Speriamo di farlo ancora domenica».

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