Jesi-Fabriano

SiAmo Afrin: a Jesi una raccolta fondi per la Siria

A presentare la campagna, sostenuta anche dal fumettista ZeroCalcare, sarà Karim Franceschi, ex-comandante e fondatore del Battaglione Internazionale Ypg in Rojava

tnt jesi
Un incontro al Tnt (immagine di repertorio)

JESI – La campagna globale di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere le popolazioni della zona di Afrin (in Siria) con beni di prima necessità, sbarca a Jesi. Martedì 29 maggio nello spazio comune Tnt di via Gallodoro verrà presentata “SiAmo Afrin“.

Il via alle 17.30 con l’apertura dell’Ecomercato, con prodotti locali a chilometro zero, e della Libreria Sabot che come sempre metterà a disposizione del pubblico un vasto panorama letterario. Alle 19.30 l’aperitivo con i piatti della tradizione curda a cura di Ecomercato e del Gus Gruppo Umana Solidarietà, anteprima dell’incontro che si terrà alle 21 con Karim Franceschi ex-comandante e fondatore del Battaglione Internazionale YPG in Rojava. Sarà proprio il giovane senigalliese che ha combattuto l’Isis a Raqqa, a Kobane e in altre città tra le fila dell’Ypg, a raccontare la campagna che sta portando avanti in Italia.

SiAmo Afrin
Il simbolo della Campagna SiAmo Afrin, realizzato da ZeroCalcare e che sarà presentata a Jesi

«Chiuderà la serata un video sulla situazione in Rojava (regione autonoma nel nord della Siria, non ufficialmente riconosciuta dal governo siriano) – spiegano gli organizzatori – Durante la serata sarà disponibile il materiale (spille, maglie, kefieh simbolo delle combattenti curde) per sostenere la campagna ed è attivo un crowdfunding a cui tutti possiamo contribuire. Gli obiettivi della campagna sono raccogliere fondi per gli sfollati di Afrin, condannare il silenzio globale e inattività del governo, condannare la mancanza di aiuti internazionali ad Afrin, inviare una delegazione internazionale di solidarietà a Rojava, evidenziare l’ipocrisia mediatica silente su quanto successo ad Afrin, accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica e informare a cosa ha portato l’aggressione turca nei confronti del popolo curdo e delle altre minoranze e sostenere le forze rivoluzionarie e democratiche del Rojava».

La campagna SiAmo Afrin, che vede tra i sostenitori anche il fumettista Michele Rech, in arte ZeroCalcare, autore del logo, è globale: «In seguito al lancio dell’”Operazione Ramoscello d’Ulivo” da parte della Turchia, il pacifico, multiculturale e democratico cantone di Afrin in Rojava (Nord Est della Siria) è stato invaso, saccheggiato, bruciato e distrutto – si legge nel lancio della campagna – Si stima che circa 450mila persone siano fuggite terrorizzate, dopo che le forze turche e i loro alleati jihadisti, molti con radici in Al-Qaeda e nelle frange dell’Isis, hanno preso il controllo della città. Gli sfollati attualmente vivono all’aperto, senza beni di prima necessità, come cibo, acqua e latte in polvere per bambini. Malattie come la tubercolosi non sono solamente presenti, ma si diffondono con una certa velocità e allo stesso tempo c’è una mancanza di medicinali e di attrezzature mediche. Davanti al continuo silenzio della comunità internazionale che non ha condannato l’invasione turca di Afrin, davanti al fallimento delle organizzazioni umanitarie internazionali che non si sono mobilitate per fornire aiuti umanitari ai civili sfollati, tutti i gruppi, gli attivisti e associazioni di solidarietà hanno lanciato una chiamata globale e un invito a partecipare alla campagna “SiAmo Afrin” (We Are Afrin)».

La campagna vede la partecipazione di due importanti Ong: una italiana, il Gus (Gruppo Umana Solidarietà) e una in Rojava chiamata Hêvî Foundation. È stata lanciata il 25 aprile in coincidenza con il 73esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e punta a diffondersi a livello globale; si concluderà poi con una delegazione internazionale che punta ad arrivare in Rojava il 2 giugno per consegnare i fondi raccolti.

© riproduzione riservata