Jesi-Fabriano

Selfie sui binari all’arrivo del treno, ragazzino inseguito e bloccato dai carabinieri

Il pericoloso fenomeno sta diventando una moda tra i più giovani. E scatta l'emulazione. Alla stazione ferroviaria di Jesi sono dovuti intervenire i carabinieri per fermare due minorenni. Uno è riuscito a scappare

JESI – Sulla tratta ferroviaria Ancona-Roma il fenomeno dei selfie con alle spalle il treno in corsa. Un pericolo sia per la incolumità dei “protagonisti” che per la sicurezza del traffico ferroviario.

Il tutto per la successiva condivisione sui social: una bravata che sta sempre di più prendendo campo e che non ha risparmiato neanche Jesi.

Martedì sera, infatti, il personale  in servizio nella stazione ferroviaria cittadina segnalava alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Jesi la presenza di due ragazzini sui binari della linea ferroviaria.  I due erano intenti a scattarsi selfie all’arrivo del treno regionale delle 19,45.

Immediatamente, un equipaggio del Nucleo Radiomobile si recava sul posto, posizionandosi   lungo il tratto antistante il centro commerciale, in attesa del ritorno dei due giovani che non avrebbero mancato l’appuntamento  con l’intercity, previsto per le 20.03.

E infatti, qualche minuto prima dell’arrivo del convoglio, i militari notavano due ragazzini a piedi che camminavano lungo il tratto ferroviario in direzione di Fabriano.

I carabinieri a quel punto hanno cercato di bloccarli dopo aver scavalcato la rete di recinzione ma i due ragazzini si davano alla fuga. Uno di loro, dopo un inseguimento di circa 200 metri, veniva  però raggiunto e bloccato immediatamente prima del transito del treno, mentre l’altro riusciva a dileguarsi.

Il ragazzo, un 15 enne di Jesi veniva successivamente condotto in caserma e, dopo essere stato identificato, consegnato ai genitori, ovviamente all’oscuro del pericoloso gioco del proprio figlio.

Attualmente sono in corso accertamenti per identificare il secondo giovane che era riuscito a dileguarsi.

I carabinieri hanno segnalato il fatto alla Procura per i Minorenni di Ancona.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare