Jesi-Fabriano

Il Tribunale del malato chiede nuovi medici a Gastroenterologia

Il servizio al "Carlo Urbani" di Jesi, nato nel 2011, ha un bacino di utenza che abbraccia tutta la Vallesina (circa 120 mila abitanti). «Ci auguriamo che sulla questione anche il sindaco e l'amministrazione comunale si facciano parte attiva verso la direzione dell'Area Vasta 2», dice il coordinatore dell'ente e di CittadinanzAttiva Pasquale Liguori

L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi
L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi

JESI – Dopo la recente nomina di tre nuovi primari a Ginecologia e Ostetricia, Radiodiagnostica e Pediatria all’ospedale “Carlo Urbani” il Tribunale del Malato incalza l’Asur per Gastroenterologia. «Ora ci aspettiamo che dopo Senigallia un’assunzione si faccia anche per la Gastroenterologia di Jesi e si proceda quanto prima alla copertura del posto lasciato vacante dal dottor Jantosca», spiega il coordinatoreq dell’ente Pasquale Liguori.

Liguori infatti spiega come la Gastroenterologia attualmente risulti frammentata tra Senigallia, Jesi, Osimo e Fabriano, caratterizzata inoltre da una marcata eterogeneità con una notevole confusione tra attività gastroenterologica e la sua componente endoscopica.

Il servizio di Gastroenterologia di Jesi, nato nel 2011, ha un bacino di utenza che abbraccia tutta la Vallesina (circa 120 mila abitanti) con soli due medici e cinque infermieri professionali. Il reparto esegue, ogni anno, circa 4 mila esami endoscopici, 600 screening del colon retto, 480 visite ambulatoriali oltre che circa 30 Peg (Gastrostomie Percutanee Endoscopiche). «Peraltro, nonostante il lodevole impegno profuso dai due medici che operano a Jesi, questi numeri sono in crescita come sono in crescita i tempi di attesa per un esame endoscopico (per una colonscopia si aspetta anche sei mesi) – spiega Liguori – Ricordiamo che, attualmente, su Jesi gravitano anche tutti quegli esami successivi agli screening che fanno capo all’utenza di Osimo (passato sotto l’Inrca) e di Ancona (in quanto Azienda ospedaliera)».

Che incalza: «Ci auguriamo che sulla questione anche il sindaco e l’amministrazione comunale si facciano parte attiva verso la direzione dell’Area Vasta 2 affinchè si assuma un altro gastroenterologo a Jesi in modo da permettere la sopravvivenza del servizio, continuando a far fronte alla lotta contro le patologie tumorali sempre più in crescita in una regione come la nostra che vede l’aumento dell’età media della persona».

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