Jesi-Fabriano

Rsa, l’impegno di Ceriscioli. Villa Borgognoni, candidati al pepe

«Porterò la cosa in Giunta» dice il presidente della Regione sulla richiesta di Osvaldo Pirani di recuperare il vecchio Murri. Confronto vivace sul futuro dell'ostello, ora chiuso, di via Crivelli

Una immagine della campagna elettorale 2017 a Jesi, ospite il presidente della Regione Luca Ceriscioli

JESI – Il candidato sindaco di Pd e Jesi Sostenibile Osvaldo Pirani, di professione primario e direttore della radiologia dell’Area Vasta 2, chiede al presidente della Regione e collega di partito, Luca Ceriscioli, di riprendere il progetto di una Rsa, Residenza sanitaria assistenziale, da ricavare recuperando e ristrutturando il vecchio Murri. E Ceriscioli si impegna: «Porteremo in giunta la riproposizione e la revisione, secondo il fabbisogno, delle risorse necessarie, con progetti a favore di questo territorio. Mi auguro di trovare Pirani in altra veste fra qualche giorno».

Il tutto arriva nel finale dell’incontro “Welfare tra pubblico e privato, obiettivo salute” tenutosi al Circolo cittadino, presenti anche il direttore dell’Asur Alessandro Marini e rappresentanti di sindacati, mondo delle cooperative, operatori privati del settore. Ricorda Pirani: «Di una Rsa al vecchio Murri si è iniziato a parlare nel 2000. I 40 posti previsti a Jesi da tempo non sono mai stati attuati e i pazienti finiscono a Cingoli o Montecarotto, con ricadute negative sulla qualità della vita loro e delle famiglie. Il progetto 17 anni fa era stato finanziato per oltre 2,5 milioni, oggi le strutture si sono ulteriormente degradate e sono indispensabili per il recupero del Murri 6 milioni di euro fra adeguamento sismico, di sicurezza e degli esterni».

Ieri sera nuovo confronto a sei fra i candidati a sindaco a Villa Borgognoni, sul destino del prestigioso immobile di via Crivelli e sui programmi nel campo dello sviluppo turistico. Insieme a Samuele Animali (Jesi in Comune, #Laboratorio Sinistra), Massimo Bacci (Jesinsieme, Jesiamo, Patto per Jesi, Insieme Civico), Silvia Gregori (Lega Nord), Massimiliano Lucaboni (Libera Azione) e Osvaldo Pirani, c’era anche il candidato del Movimento Cinque Stelle Luca Bertini, assente e sostituito nei precedenti tre confronti. Da parte di tutti i contendenti alla carica di sindaco rassicurazioni sulla volontà di mantenere la proprietà pubblica di Villa Borgognoni e valorizzarne il ruolo in chiave turistica e culturale. Se il primo cittadino uscente Bacci ha ricordato di aver creato le condizioni per un ritorno a tutti gli effetti del bene nel patrimonio del Comune (dopo che era stato affidato dalle precedenti amministrazioni a Progetto Jesi per la potenziale vendita), le controparti hanno ribattuto affermando che la mancata alienazione è stata frutto non di volontà politica ma della crisi del settore immobiliare e dell’assenza di compratori. Ma Bacci ha replicato rammentando come fossero stati altri prima della sua amministrazione a inserire la proprietà fra le alienabili. Bertini ha ricordato la necessità di varare un nuovo bando per la riapertura dell’attività di ostello alla villa. Finale pepato, con Bacci a lasciare polemicamente la sala, per poi farvi successivamente rientro, in occasione di un acceso scambio di battute fra Samuele Animali e alcuni rappresentanti dello schieramento dell’amministrazione uscente presenti fra il pubblico.

Il tavolo dei candidati sindaco al confronto di Villa Borgognoni.

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