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A Monsano si governa a titolo gratuito

Sindaco e assessori hanno deciso di rinunciare alle indennità di funzione. Così come i consiglieri comunali di maggioranza con i gettoni di presenza. I risparmi vengono destinati a un fondo sociale

Piazza Mazzini a Monsano
Piazza Mazzini a Monsano

MONSANO – Sindaco e assessori rinunceranno anche quest’anno all’indennità di funzione. È dal 2014, cioè da quando è stato eletto, che il sindaco Roberto Campelli ha scelto di devolvere nove delle sue dodici mensilità a un fondo sociale, a cui si aggiungono i compensi degli assessori e i gettoni di presenza dei consiglieri di maggioranza. Le prime tre mensilità dell’anno che spettano al Primo Cittadino, invece, vengono utilizzate per la copertura assicurativa dell’Esecutivo stesso, a tutela insomma dell’attività svolta dai suoi esponenti (responsabilità civile e penale).

Roberto Campelli, sindaco di Monsano
Roberto Campelli, sindaco di Monsano

Nei cinque anni di amministrazione si risparmieranno circa 60mila euro. Una cifra già in parte utilizzata. Grazie a queste risorse, infatti, il comune di Monsano ha provveduto ad acquistare un mezzo per la Protezione Civile, 8 defibrillatori (installati nei punti critici del Comune), un furgone per la Caritas e per l’Avis (taxi sanitario e trasporto cibi), gli arredi della nuova scuola (banchi, lavagne, etc.).

Le indennità di funzione, che vengono appunto “girate” al fondo sociale, ammontano a poco meno di un migliaio di euro mensili per il sindaco e a circa 120-150 euro mensili per assessori e vicesindaco.

«La nostra è una lista civica trasversale, all’interno della quale vi è rappresentata tutta, o quasi, la politica nazionale – spiega Campelli -. Al di là delle appartenenze, tuttavia, abbiamo pensato che questo piccolo nostro contributo potesse essere utile per la comunità e ringrazio assessori e consiglieri di maggioranza che continuano ad accogliere e promuovere, anno dopo anno, la proposta. Tutti abbiamo un altro lavoro e abbiamo ritenuto importante dare questo segnale. La consideriamo una buona pratica e la porteremo avanti fino al termine del mandato».

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