Jesi-Fabriano

Ospedale, ancora multe a raffica e intervento del carro attrezzi in via Moro

La situazione parcheggi al "Carlo Urbani" è sempre più delicata. L'amministrazione comunale ha intenzione di intervenire con un altro spazio soste adeguato ma intanto fioccano le sanzioni

Carro attrezzi all'opera in via Moro, continua il "problema" parcheggi all'ospedale
Carro attrezzi all'opera in via Moro, continua il "problema" parcheggi all'ospedale

JESI – Una decina contemporaneamente le multe elevate questa mattina, 14 novembre, con intervento del carro attrezzi per rimuovere le auto in sosta vietata. 

Polizia Locale all’opera, intorno a mezzogiorno di oggi, 14 novembre, all’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi.

L'intervento della Polizia Locale in via Aldo Moro
L’intervento della Polizia Locale in via Aldo Moro

In attesa che venga risolto il “problema” – uno dei tanti  – parcheggi, continuano le vicissitudini per gli utenti che, non trovando posto nel perimetro della struttura, sono “costretti” a parcheggiare l’auto in via Aldo Moro, la via d’accesso al nosocomio jesino.

 

 

Una delle auto sanzionate
Una delle auto sanzionate

Sul lato a scendere, corsia unica, sulla quale si immettono anche le ambulanze in uscita, provocando un pericoloso restringimento di carreggiata che induce, per forza di cose, anche a invadere l’altra corsia, quella che sale.

 

 

Automobilisti che hanno provato a spiegare le loro ragioni, a fronte di una sanzione di 28,70 euro più altri 80 per la rimozione forzata. Ma non c’è stato verso e non poteva esserci. D’altronde il cartello di divieto di sosta c’è…

Una decina le sanzioni elevate contemporaneamente
Una decina le sanzioni elevate contemporaneamente

E il “conflitto” durerà sino a quando non ci saranno altri spazi a disposizione per la sosta, cosa che l’Amministrazione comunale ha messo in agenda.

“Non se ne può più”, il commento da un’automedica

«Non se ne può più», sintetico e calzante il commento dell’autista di un’automedica che stava passando. «Ci costringono a manovre assurde…».

 

 

 

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