Jesi-Fabriano

Noè, fuga d’amore per la bassotta Abbie tra Polizia Locale, accalappiacani e Caffè Imperiale (fotogallery)

L'animale aveva cominciato a star dietro insistentemente alla cagnolina fino a quando la padrona di quest'ultima non lo ha portato nella sede della Municipale di Jesi. Poi la fuga tra le bancarelle per non farsi prendere. Fino a quando non ha di nuovo incontrato il padrone che lo stava cercando

Noè nella sede della Polizia Locale, vani i tentativi di avvicinarlo

JESI – Noè il cane proprio non ne voleva sapere di farsi prendere perché poi si provvedesse a riconsegnarlo al proprio padrone.

E così stamattina, 3 dicembre, c’è stato un bel da fare nella sede del comando della Polizia Locale di Jesi per venire a capo della situazione che si era creata.

Una fuga d’amore che nell’arco di poco più di un’ora ha visto protagonisti anche Abbie, Polizia Locale, accalappiacani, bancarelle del mercato, Caffè Imperiale e lieto fine con il ritorno di Noè dal proprio padrone. Anche se, probabilmente, con il cuore spezzato.

Una signora che abita nel centro storico della città si era recata alle poste centrali con al guinzaglio Abbie, bassotta a pelo duro di 3 anni e, all’uscita, Noè, bastardino di sei anni e mezzo, aveva “adocchiato” la cagnolina e iniziato a seguirla.

Lui era sempre dietro, in corso Matteotti, in piazza Indipendenza e, visto che oggi mercoledì 3 gennaio, era giorno di mercato, la signora in questione ha cominciato a chiedere tra le bancarelle se per caso fosse lì il padrone o se fosse in giro da quelle parti. Niente da fare. Dell’animale non si sapeva niente, solo il fatto, a parte il collare rosso, che stava dietro insistentemente ad Abbie. Allora la saggia decisione di portarlo nella sede della Polizia Locale, intorno alle 10, affinché si provvedesse a cercare il padrone. Anche perchè l’animale sembrava anche intimorito.

Noè seguendo Abbie è entrato ma una volta dentro non si è fatto avvicinare da nessuno. Inutilmente gli agenti hanno pazientemente provato, con acqua, biscotti, coccole. Lui non si fidava, si infilava sotto le scrivanie e si allontanava.

Poi, approffitando dell’occasione, è riuscito a fuggire per sistemarsi all’entrata del Comune. E non c’era verso di avvicinarlo. Lui aveva occhi soltanto per Abbie ma non  voleva rientrare all’interno dell’edificio. Aspettava.

Intanto era partita la chiamata per l’accalappiacani, una ragazza che una volta arrivata  ha tentato di blandirlo con bocconcini di carne. Inutilmente. A vuoto anche un paio di tentativi per prenderlo. È iniziata così una caccia tra le bancarelle che, però, non ha sortito alcun risultato nonostante l’impegno anche di alcuni bancarellari. Noè non si lasciava prendere. Si dileguava tra la folla. Riappariva e scompariva.

Fino a quando lo abbiamo visto al guinzaglio del proprio padrone che stava entrando all‘Imperiale per un caffè. Tranquillo come una Pasqua.

«Noi abitiamo in campagna – ha poi detto l’uomo – vicino a Santa Maria Nuova. Noè, che abbiamo preso al canile di Jesi, ci è sfuggito all’improvviso e non lo abbiamo più rintracciato nonostante lo cercassimo. Poi l’ho rivisto qui, in piazza».

Non rimaneva che avvertire l’accalappiacani e la stessa Polizia Locale. Caso risolto.

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