Jesi-Fabriano

Cupramontana, sguardo francese sul Colle Elisa

Mathieu Coulié, francese di origini ma residente a Cupramontana da diversi anni, racconta la Resilienza con una mostra nella splendida cornice del Parco Colle Elisa

Alcuni scatti del fotografo Mathieu Couliè

CUPRAMONTANA – Immagini di vita quotidiana, scatti che colpiscono dritto al cuore. Sarà lo sguardo del francese Mathieu Coulié, 40 anni tecnico al Gruppo Loccioni, ad essere in mostra sabato 10 giugno, ore 18, nella pista da ballo del parco Colle Elisa di Cupramontana.

Mathieu, da quanto tempo vivi a Cupramontana e come ti trovi?
«Sono arrivato a Cupramontana nel 2001. Avevo conosciuto quella che poi è diventata mia moglie in Francia e dopo un anno di relazione a distanza, mi sono trasferito. Mi piace moltissimo, la zona è bellissima, le persone accoglienti e gentili».

E’ molto diverso dalla realtà da cui vieni?
«Per certi versi no, nel senso che anche io arrivo da un paese molto piccolo. La vita che faccio qui e la cultura di queste persone sono molto diverse, qui mi trovo molto bene».

Parliamo delle tue fotografie, sabato la tua prima mostra personale.
«Mi sono appassionato al mondo della fotografia circa quattro anni fa. Ho scattato talmente tante immagini che la mostra è un pretesto per metterle in ordine. Ho pensato a questo tema “Resilienza” (che è il titolo dell’esposizione, ndr) perché volevo raccontare stati d’animo. Spesso la tempesta è dentro di noi e in questi casi sembra che lo sforzo per risalire sia sempre più difficile. In mostra ci sono 16 scatti: più che immagini di vita quotidiana ho immortalato volti, persone che toccano nel profondo».

Questa è la tua prima mostra personale ma non è la prima esposizione a cui hai partecipato.
«No, infatti ho partecipato ad altre mostre. Una sugli artigiani e una sul lavoro che viene fatto dietro la Festa dell’Uva. Lavori cui tengo molto». La mostra al Colle Elisa vanta il sostegno del circolo fotografico Carpe Diem che ha messo a disposizione le cornici.

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