Jesi-Fabriano

Racconti di passato dal quartiere Prato, con lo sguardo rivolto al futuro

Lo storico rione di Jesi protagonista della Festa del Cordaro: quattro giorni di eventi di teatro, musica dal vivo, passeggiate itineranti, laboratori di arte e improvvisazione, mostre fotografiche, e prelibatezze al punto ristoro

JESI – Ricordi di un tempo, cambiamenti e attualità al quartiere Prato protagonista dal 24 al 27 agosto della Festa del Cordaro, organizzata dall’associazione Willer&Carson insieme alla tenacia di Flora Di Pietropaolo, presidente dell’associazione Gli Amici del Prato, con il patrocinio del comune di Jesi.

Una festa non solo del quartiere ma di tutta la città che è invitata a partecipare: «Abbiamo messo in moto una rete di artisti, associazioni, residenti storici del quartiere, arrivi recenti, vecchie e nuove generazioni», spiega Michael Bonelli per Willer&Carson. La Festa del Cordaro si svolge principalmente nel piazzale Aurora della Chiesa di San Sebastiano ma non solo: una mostra dedicata al quartiere sarà allestita nella ex biglietteria del Teatro Pergolesi, quindi in Piazza, che esordisce in questa occasione come luogo di esposizioni.

«Tante le persone che hanno voluto contribuire alla realizzazione dell’evento, portando foto e raccontando aneddoti che ci hanno permesso di incrementare gli appuntamenti della Festa – continua Bonelli – A guidarci è stato il desiderio di far conoscere questa parte della città, con la sua storia e le sue particolarità, le sue tradizioni, i mestieri di una volta, cogliendo nuove prospettive e costruendo la memoria collettiva del futuro».

il via giovedì alle 18.30 con la passeggiata alla scoperta del quartiere a cura delle sorelle Daniela e Sabrina Fida (quest’ultima vincitrice di una delle edizioni della Pratolina d’Oro, storica manifestazione musicale  ideata dal compianto parroco del quartiere Roberto Vigo, ndr). Il percorso prevede la partenza da Piazza della Repubblica vista la vicinanza con il quartiere che poi viene raggiunto a piedi da via Castelfidardo tra ricordi di personaggi e racconti inediti. Alle 21 l’appuntamento è nel cuore del quartiere con “Domà famo sciopero” commedia in due atti in vernacolo jesino dell’Associazione Il Sipario. La serata si chiude con la musica dei “Ticket for the Resurrection” e lo spettacolo degli sbandieratori del Palio. Venerdì, dopo la passeggiata itinerante delle sorelle Fida, Mara Brera organizza delle attività sensoriali per i bambini che avranno a disposizione giochi da tavolo a cura della Pro Loco e di Kirikù. Alle 21 sul palco salgono Dj Gigio Alpini e i ballerini di Isla Latina. Sabato alle 15 Margherita Gravagna e Francesco Burroni di Ares Teatro Siena organizzano uno stage di teatro, gli allievi si esibiranno poi sul palco domenica sera. Sempre sabato alle 21 istituzioni e società civile si troveranno attorno alla tavola rotonda sul tema “Generazioni e integrazioni, riflessioni e suggestioni”, con la collaborazione della Caritas, del comune, del Gus, del Centro interprovinciale per l’istruzione degli adulti. A seguire in scena “Babel” spettacolo firmato da Lucia Palozzi e Grazia Tiberi nell’ambito del laboratorio Land del progetto MigrArti e l’esibizione live degli Sbalzi D’Umore. Domenica la tradizione in carne ed ossa con il maestro Pietro Montesi che dalle 21 insegna a fare la corda: lo storico cordaro coinvolgerà i presenti in un rituale storico, patrimonio della città. La Festa del Cordaro è anche l’occasione per dare il via ad una raccolta fondi destinata alla ristrutturazione della Ruota del Cordaro. Il programma completo sulla pagina Facebook “Tutti al PraDo”.

«Una Festa che va oltre i tradizionali contenuti – le parole dell’assessore Luca Butini – Che vuole dare voce ad un quartiere dalla spiccata personalità, patrimonio della città. Da segnalare la tavola rotonda come momento di riflessione sull’integrazione».

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