Jesi-Fabriano

Taglio del nastro per il nuovo museo archeologico, Jesi città della cultura

Appuntamento a Palazzo dei Convegni per la presentazione dell'evento, poi l'inaugurazione da parte del sindaco Massimo Bacci. Oggi e domani, 16 e 17 dicembre, visite gratuite

Taglio del nastro con il sindaco Massimo Bacci, Moreno Pieroni, Luca Butini, Peter Aufreitzer, Gennaro Pieralisi
Taglio del nastro con il sindaco Massimo Bacci, Moreno Pieroni, Luca Butini, Peter Aufreitzer, Gennaro Pieralisi

JESI – «Questa città, Jesi, si caratterizza sempre come città della cultura marchigiana, cultura che dobbiamo curare e valorizzare».

L’assessore regionale Moreno Pieroni partecipa a «Questa giornata di grande festa che corona uno sforzo per rendere il nostro patrimonio più forte, più visibile, più ricco».

L’anteprima del taglio del nastro per il nuovo museo archeologico di Jesi e del territorio, si svolge a Palazzo dei Convegni, dove il sindaco Massimo Bacci e l’assessore alla cultura, Luca Butini, accolgono i numerosi ospiti dell’evento.

Sono in tanti, ma l’occasione è di quelle importanti perché il polo museale che è nato è un fiore all’occhiello non solo per la città ma per tutta la regione.

E, infatti, ci sono, tra gli altri, il Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio, Carlo Birrozzi, il direttore della galleria nazionale di Urbino, in rappresentanza del ministero, Peter Aufreiter, amministratori e Sindaci della Vallesina, la Giunta jesina al completo, consiglieri comunali, il consigliere regionale Enzo Giancarli, i vari responsabili e il personale che ha contribuito a completare un’opera che alle casse civiche è costata 1 milione e 300 mila euro.

Ma anche imprenditori, Gennaro Pieralisi in testa, artefice dell’altro museo, inaugurato a inizio estate, il federiciano “Stupor Mundi“, Daniele Crognaletti, Pierluigi Bocchini.

«Sono convinto che lasceremo una grande opera per tutti – ha detto il Sindaco nel suo intervento – e dopo i traguardi raggiunti non rimane che recuperare la cisterna romana di Palazzo Mestica – da dove provengono anche le statue del ciclo romano -, e in questo, usufruendo dell’Art Bonus, proprio gli imprenditori potrebbero assumere un ruolo di primo piano».

Prima di raggiungere la sede di Palazzo Pianetti, nelle scuderie del quale è stato allestito il museo su un’area di 400 mq, proiettato anche un video, di Alessandro Tesei, che ha documentato il lavoro svolto.

Taglio del nastro, poi, da parte del Sindaco, al cui fianco c’erano gli assessori Butini e Pieroni, Aufreiter e Gennaro Pieralisi.

Padre Giulio Pase, priore del santuario delle Grazie, ha impartito la benedizione dei locali nei quali si va dal paleolitico – il reperto più antico è datato 700 mila anni fa – attraversando il Piceno per arrivare all’età romana, anche con i nuovi ritrovamenti del foro Boario.

Da oggi, sabato 16 dicembre, le visite sono aperte al pubblico gratuitamente sino a domani.

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