Jesi-Fabriano

Jesi, rimpatrio in Tunisia per il clandestino scippatore di via XXIV Maggio

Arrestato dai Carabinieri su segnalazione di alcuni cittadini. Al termine della direttissima di ieri, 21 marzo, il giudice ha dato il nulla osta per il trasferimento al Centro di permanenza per il rimpatrio di Bari Palese dove è stato accompagnato dai militari dell'Arma

Carabinieri Jesi

JESI – Rimpatrio in Tunisia per W.H., il 35enne arrestato dai Carabinieri per scippo e resistenza a pubblico ufficiale nei confronti dell’equipaggio del Radiomobile che lo aveva intercettato e contro il quale aveva tentato di opporsi con violenza per evitare il fermo.

Al termine della direttissima di ieri, 21 marzo, in Tribunale, nella quale aveva patteggiato la pena a 2 anni e 20 giorni di reclusione con l’obbligo di firma e la remissione in libertà, dopo aver ottenuto il nulla osta del giudice, il prefetto di Ancona aveva firmato il decreto di espulsione dal territorio nazionale e i Carabinieri di Jesi lo hanno accompagnato, ieri sera (21 marzo), al Cpr – Centro di permanenza per il rimpatrio – di Bari Palese.

Su di lui, infatti, pendeva un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, risalente allo scorso febbraio.

Il tunisino è stato quindi accompagnato dai militari al Cpr pugliese dove verrà reclusorimpatriato.

L’uomo si era reso protagonista di uno scippo in via XXIV Maggio, nella serata di martedì scorso, ai danni di una 66enne jesina alla quale aveva strappato la borsa procurandole anche una contusione al pollice della mano destra.

Reato e violenza che non erano sfuggiti ad alcuni cittadini i quali, oltre ad avvertire i Carabinieri – coordinati dal comandante della Stazione, luogotenente Fiorello Rossi – di quanto era successo, lo avevano inseguito e fotografato, permettendo così ai militari di bloccarlo nella zona della multisala.

Addosso il tunisino conservava ancora il denaro, 150 euro, e gli occhiali della donna, contenuti nella borsa scippata.

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