Jesi-Fabriano

Polo Enogastronomico Regionale, a maggio l’apertura

La vetrina delle eccellenze marchigiane aprirà i battenti, salvo ulteriori imprevisti, nella prima decade del prossimo mese. Il sindaco Bacci intanto propone un piano d'azione comune per l'agroalimentare

La futura sede jesina del Polo Enogastronomico regionale, precedentemente utilizzata dall'Enoteca delle Marche e dalla scuola di cucina Italcook (foto di qualche anno fa)

JESI – Il Polo Enogastronomico regionale dovrebbe aprire i battenti il prossimo 5 maggio. Il condizionale è d’obbligo in quanto la vetrina delle eccellenze marchigiane coordinata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, che troverà posto a palazzo Balleani (sede ex enoteca e Italcook), avrebbe dovuto inaugurare già qualche mese fa. Ma il taglio del nastro è slittato per motivi tecnici. Ora, però, sembra la volta buona. Ne è convinto anche il sindaco Massimo Bacci.

«Alla vigilia della prima Fiera Agroalimentare di Jesi, in programma nel fine settimana, e della successiva apertura del Polo Enogastronomico Regionale – osserva il Primo Cittadino – ribadisco che mai come oggi l’agroalimentare rappresenta una straordinaria opportunità economica per il nostro territorio, per questo diventa imprescindibile provare a fare sistema tra tutti i protagonisti del settore, trovando nei Comuni, e penso innanzitutto a quelli dell’intera Vallesina, soggetti che, pur non avendo funzioni specifiche in materia, possono comunque agevolare l’avvio di nuove iniziative».

«Siamo in un territorio particolarmente vocato – ha sottolineato il sindaco – con un prodotto come il Verdicchio a fare da traino. Vi sono importanti aziende dell’agroalimentare leader a livello nazionale. Il Polo Enogastronomico permetterà alla nostra città di essere un punto di riferimento per tutte le produzioni certificate della regione. Il Consorzio Agrario diventa un osservatorio privilegiato per il settore primario. Ci sono insomma tutte le condizioni per costruire qualcosa di importante. I Comuni non hanno competenze e funzioni in materia, ma possono essere catalizzatori di progetti e agevolatori di iniziative. Su questo credo che possiamo costruire insieme alle Amministrazioni della Vallesina una progettualità condivisa, coinvolgendo anche le organizzazioni professionali. Non appena prenderà il via il Polo Enogastronomico proveremo a costruire la rete. Lo stesso Piano di sviluppo Jesi in Progress ha individuato proprio nell’agroalimentare uno degli obiettivi strategici su cui focalizzarsi».

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