Jesi-Fabriano

Jesi: la bella stagione dei musei civici di Palazzo Pianetti, visite raddoppiate

Primavera con boom di presenze grazie alle inaugurazioni del museo "Stupor Mundi", dell'archeologico e dell'Istituto marchigiano di enogastronomia. Romina Quarchioni: «Abbiamo garantito un ampio orario di apertura, organizzato conferenze, eventi e laboratori con le scuole»

Romina Quarchioni
Romina Quarchioni nel museo archeologico
Palazzo Pianetti
L’atrio di ingresso a Palazzo Pianetti

JESI – Da questa primavera i musei civici di Palazzo Pianetti e anche il punto Iat, l’Ufficio turismo, hanno riscontrato un boom di presenze, sia di italiani che di stranieri.

In particolare, tra gli stranieri sono arrivati gruppi di olandesi, belgi, francesi e tedeschi, organizzati da tour operator, o i vari croceristi non solo di Msc, in quanto la stagione è iniziata,  con gruppi di americani e spagnoli, già prenotati per il prossimo luglio. Tra gli italiani, tantissime prenotazioni di gruppi da tour operator o di turisti che si muovono privatamente.

«Questa crescita esponenziale – afferma Romina Quarchioni, responsabile dell’Ufficio musei, cultura, turismo del comune di Jesi – si deve certamente alle nuove inaugurazioni di musei che ci sono state ultimamente: dallo “Stupor Mundi“, lo scorso luglio, all’archeologico a dicembre, senza dimenticare l’Istituto marchigiano di enogastronomia, taglio del nastro a maggio, il quale ci permette di far “girare” ancora di più i visitatori».

La biglietteria dei musei civici
La biglietteria dei musei civici

«Va sottolineato anche il fatto che sono state garantite aperture ampie nei giorni festivi, sono stati organizzati eventi e conferenze. Da considerare anche l’affluenza delle scuole superiori che ha portato a tante serate di apertura gratuita della Pinacoteca, con presenza anche di cento genitori, ogni volta, nel museo archeologico e nelle Stanze di Enea, con i loro figli che hanno fatto da ciceroni.

studenti Itas
Gli studenti dell’Itas in abiti romani all’archeologico

Questi laboratori hanno coinvolto, in particolare, il Liceo Classico e l’Itas. Quindi, anche molte classi del “Cuppari” e del Liceo Scientifico. L’archeologico è stato un ottimo traino per far aumentare la loro presenza e la loro frequenza».

Non si possono, naturalmente, fare raffronti “scientifici”, per ora, si tratta del primo anno «nel quale abbiamo toccato con mano questo consistente aumento, un raddoppio, comunque, nel volume delle visite rispetto agli anni passati. Investire nella cultura produce sempre benefici per tutti».

 

 

 

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