Jesi-Fabriano

Monumento a Pergolesi, l’appello del professor Fava al sindaco Bacci e la risposta della maggioranza

L'ex Primo Cittadino, fino a poco tempo fa presidente dell'Università di Jesi, sollecita l'amministrazione comunale non sposti l'imponente statua dedicata al compositore. La replica della maggioranza

Piazza Pergolesi
Piazza Pergolesi e il monumento

JESI – “Non spostate il monumento”. Gabriele Fava, ex sindaco nonché presidente dell’Università jesina fino a poco tempo fa, si appella al sindaco Massimo Bacci affinché la statua dedicata al compositore, di fronte alla chiesa delle Grazie, non venga collocata altrove all’interno del perimetro di piazza Pergolesi. Non è la prima volta che Fava interviene sulla questione, avendo anche fatto parte del comitato “Nessun Tocchi Pergolesi”, molto attivo durante la scorsa campagna elettorale. A replicare è Matteo Baleani, consigliere comunale del movimento di maggioranza Jesiamo.

«L’incarico di Sindaco genera un amore per la propria città che si attacca addosso come una vernice indelebile che neanche il fluire del tempo riesce a scolorir – scrive Fava rivolgendosi a Bacci -. È a causa di questo sentimento, che anche Lei al termine del mandato avrà modo di vivere intensamente, che mi permetto, da ex Sindaco appunto, di darLe pubblicamente un consiglio. Si tratta dello spostamento previsto per il Monumento a Pergolesi nell’ambito del progetto di ristrutturazione della piazza omonima, operazione che, come sa, fin dall’origine ha prodotto un diffuso movimento di opinione contrario per ragioni storiche e culturali. Alle quali si sono aggiunte anche serie preoccupazioni relative alla fragilità del manufatto marmoreo, che andrebbe scientificamente valutata mediante almeno due esami strumentali, una termografia infrarossa e una fluorescenza ai raggi X, prove sperimentali che al momento non risultano eseguite, o di cui non si conosce l’esito».

L’ex presidente della Fondazione Colocci espone quindi le motivazioni a supporto del mantenimento del monumento nell’attuale posizione: «È possibile procedere, senza ripercussioni negative, a varianti in corso d’opera del progetto in questione, come è dimostrato dalla decisione della Sua Amministrazione di cancellare da esso la prevista edicola dei giornali – sottolinea Fava -. Per eseguire lo spostamento del monumento, sempre che le analisi strumentali lo abbiano dimostrato possibile, occorre una ditta altamente specializzata e, ritengo, altrettanto costosa;
Se, malaugoratamente, l’operazione dovesse produrre danni al monumento rileverebbero responsabilità di natura penale e civile riguardanti sia la ditta appaltatrice che il committente, e solo un ingenuo può sostenere, come mi è stato detto personalmente, “tanto c’è l’assicurazione”. Infine non ritengo che la fruizione della piazza rinnovata sarebbe sacrificata, rispetto alle apprezzabili intenzioni dei progettisti e dell’Amministrazione comunale, lasciando il monumento lì dove i nostri antenati lo hanno collocato in modo non casuale. In conclusione Sindaco Bacci, nell’interesse della città, abbellisca pure la piazza, ma non faccia traslare il monumento, lo lasci dove sta! Pergolesi non se ne avrebbe a male per delle attività che dovessero svolgersi alle sue spalle, perché l’opera d’arte che lo immortala è ricca di simboli e di messaggi culturali in ogni suo lato, anche nel retro».

«È un progetto ereditato dalle passate amministrazioni, spiegato, presentato e in piccole parti migliorato rispetto all’attuale – osserva Matteo Baleani di Jesiamo -. Personalmente sono favorevole a questa piazza, un nuovo salotto urbano sicuramente più fruibile del precedente. Una volta completato tutti potranno fare le proprie valutazioni e credo che per la maggior parte saranno positive».

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