Jesi-Fabriano

Il Centro Alzheimer è realtà, al via le domande

La nuova struttura entrerà in funzione entro metà maggio nei locali ex Maschiamonte di via San Giuseppe. Sedici posti disponibili, richieste già presentabili all'Asp. La modulistica per le domande è scaricabile dal sito www.aspambitonove.it

La conferenza di presentazione del progetto

JESI – Entrerà in funzione entro la metà del prossimo mese di maggio il nuovo Centro diurno per malati di Alzheimer dell’Asp Ambito 9, realizzato temporaneamente nei locali ex Maschiamonte di via San Giuseppe. Ma già ora è possibile inoltrare all’Azienda Servizi alla persona, nella sua sede di via Gramsci, la domanda per essere ammessi alle attività del Centro, che sarà aperto dal lunedì al sabato con orario 8-18 e avrà posti disponibili per sedici utenti, residenti nei 21 Comuni dell’Asp, affetti da Alzheimer o altra demenza, in fase iniziale o intermedia della malattia.

«La struttura- spiega il presidente dell’Asp, Sergio Mosconi– offrirà alle persone affette da Alzheimer occasioni di socializzazione, attività e programmi di trattamento terapeutico, al fine di mantenere il più a lungo possibile le capacità residue dei malati e offrire alle famiglie sostegno e aiuto nell’affrontare la situazione e i cambiamenti che la malattia comporta. In questo anno e mezzo alla guida dell’Asp ho preso coscienza di quanto questo sia un tema chiave, della diffusione del problema e di come le famiglie si sentano spesso sole nel fronteggiarlo».

Costerà 54 euro al giorno, 14 dei quali a carico dell’utenza, la retta del centro. «Metà dei 54 euro li coprirà il servizio sanitario- dice il direttore dell’Asp Franco Pesaresi– al resto provvederanno per 14 euro l’utenza e per 13 il Comune di residenza, ovvero l’Asp per quello di Jesi. Anche per gli altri Comuni dell’Ambito sarà comunque l’Asp a incaricarsi di contattare le amministrazioni e provvedere a sistemare l’aspetto economico. La gestione del Centro è già stata appaltata ad una associazione temporanea di impresa che ha come capofila la Cooss Marche e alla quale partecipano altre due cooperative, Vivicare e Tadamon».

Sarà di otto persone, più un coordinatore, il personale al lavoro nella struttura. I locali sono pronti, entro metà aprile saranno arredati. Entro il 6 maggio le prime domande, che poi sarà possibile continuare a proporre. «Per l’accesso- spiegano Pesaresi e il dott. Giordano Grilli, direttore del distretto sanitario- sarà stilata una graduatoria da una unità valutativa congiunta fra Asp e Distretto sanitario: si baserà sullo stato d’avanzamento della malattia, qui trattata in fase solo iniziale o intermedia prima che degeneri e richieda un altro tipo di interventi, e sulle condizioni familiari del soggetto. Penso ad esempio alle tante situazioni di anziani che le famiglie non riescono a seguire se non fuori orario di lavoro». E’ un appalto da 280 mila euro annuali quello per la gestione del Centro. «Obiettivo della Regione è averne uno per ogni distretto sanitario, con questo noi lo raggiugiamo» dice Pesaresi. La piaga dell’Alzheimer colpisce oltre 600 mila persone in tutta Italia. «L’attività del Centro- dice l’assessore ai servizi alla persona Marisa Campanelli– alleggerirà il peso notevole che il problema ha sulle famiglie. Se il malato è inserito in un contesto relazionale e viene coinvolto in una serie di attività, può prolungare e mantenere più a lungo quelle capacità cognitive che la malattia, degenerativa e ad ora senza cura, mano a mano sottrae».

Il Comune di Jesi ha investito nel progetto 40 mila euro per i lavori di adeguamento dell’ex Maschiamonte e altri 25 mila euro per l’arredo, donato per il resto dal Lions Club di Jesi. «Progetto che abbiamo affiancato sin da subito- dice Paolo Mariani del Lions- la priorità per noi in questo momento è impegnarci nel sociale». La sede di via San Giuseppe sarà temporanea: il futuro del Centro sarà in seguito nel convento delle Clarisse di San Marco, donato al Comune, dove sorgerà insieme alla Casa famiglia per disabili legata alla eredità di Daniela Cesarini. Secondo il sindaco Massimo Bacci: «Entro un paio d’anni la nuova sede potrà essere pronta. Aver intanto ufficializzato l’apertura nei locali ristrutturati di via San Giuseppe rappresenta uno straordinario risultato per Jesi e la Vallesina. Un grazie all’Azienda ai Servizi alla Persona, all’Asur, al Lions Club che ci hanno accompagnato». Dice Bacci: «È il modo più bello per concludere questi 5 anni in cui la città ha visto aprire il nuovo Ospedale, il nuovo Centro diurno per diversamente abili, la Casa delle Genti per dare un tetto ai senza fissa dimora, ha visto completare i lavori per il Centro per l’Autismo, ha visto garantire un’assistenza quotidiana ad oltre duemila soggetti tra anziani, minori, disabili, famiglie in marginalità sociale ed economica. Un bilancio che posso lasciare con grande serenità».

La modulistica per le domande è scaricabile dal sito www.aspambitonove.it o ritirabile presso la portineria dell’Asp di via Gramsci e preso i Comuni dell’Ambito.

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