Jesi-Fabriano

Integrazione e inclusione nella prima infanzia, ecco il Tempo per le famiglie

Con questo progetto l'assessorato alle politiche giovanili vuole incrementare i servizi rivolti alla cittadinanza

progetto educativo jesi
Le responsabili delle cooperative che si occupano del progetto con l'assessora Campanelli e Marina Ortolani per l'Atgtp

JESI – Un servizio gratuito pomeridiano dedicato alla prima infanzia: il Tempo per le famiglie è dedicato a bambini dai 12 ai 36 mesi che non frequentano l’asilo nido.

«Si tratta di una realtà dove vengono proposte iniziative ludiche e di reciprocità tra adulti e bambini per rispondere ai bisogni di socialità e affettività dei bambini e degli adulti» ha spiegato Silvia Benigni della Cooss Marche che insieme alla cooperativa La Gemma segue il progetto. Il tempo per le famiglie si svolge al centro per l’infanzia Girotondo di via nino Bixio a Jesi: «Tutti possono accedervi – continua Sonia Vescovi per La Gemma – Saranno due i gruppi che a cadenza settimanale parteciperanno al progetto» (info 0731 213660 Int 3 oppure 370 1244534).

L’iniziativa rientra nel programma Be Sprint, che coinvolge 36 strutture in tutta la Regione Marche ed è volto allo sviluppo di una comunità educante e propone una serie di iniziative per contrastare la povertà educativa. Ad entrare nel merito dell’iniziativa è stata Samantha Romagnoli per la Cooss: «La povertà educativa è legata a quella economica: non tutte le famiglie possono sostenere la spesa del nido e in una città multietnica come Jesi l’inclusione non è semplice. Ecco perché questa possibilità, offerta dal Comune, è importante: non è sempre facile arrivare a tutti. L’approccio vuole far emergere dal genitore le sue qualità proponendo attività, letture e tutto quello che può essere utile da sviluppare in famiglia».

«Le attività vanno ad integrare lo sportello d’ascolto per le famiglie che si trova nei nidi Romero e Oasi – ha aggiunto l’assessora ai servizi educativi Marisa Campanelli – Alle iniziativa di sostegno alla genitorialità e a tutte quelle iniziative che puntano sull’interazione, l’inclusione e l’interattività». Rientra nel progetto anche l’Atgtp: «A gennaio all’Isola Felice partiremo con un percorso di attività teatrale in collaborazione con La casa dello spettatore di Roma – ha aggiunto Marina Ortolani – Divideremo i bambini e in base all’età proporremo uno spettacolo. La parte interessante è il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti offrendo alle famiglie la possibilità di avvicinarsi al teatro».

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