Jesi-Fabriano

Inaugurato a Jesi il Polo dell’Enogastronomia marchigiana (Le foto)

Taglio del nastro questa mattina (5 maggio) per “IME Experience”, il Polo multimediale dell’Istituto Marchigiano di Enogastronomia per promuovere l’enogastronomia marchigiana nel mondo. A Palazzo Balleani il centro hi-tech con 32 eccellenze e un’aula didattica

Nella foto il Governatore Luca Ceriscioli durante il suo intervento, il sindaco di Jesi Massimo Bacci, il Vice Presidente Istituto Marchigiano di Enogastronomia Antonio Centocanti
Nella foto il Governatore Luca Ceriscioli durante il suo intervento, il sindaco di Jesi Massimo Bacci, il Vice Presidente Istituto Marchigiano di Enogastronomia Antonio Centocanti

JESI – Taglio del nastro stamattina (5 maggio) in via Conti, civico 5, per la sede dell’Istituto Marchigiano di Enogastronomia (Ime), Polo multimediale dedicato ai sapori e ai saperi delle Marche.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Jesi, Massimo Bacci: «Quando ci siamo proposti alla città sei anni fa, avevamo come obiettivo quello di recuperare la parte storica della città, all’epoca privo di attrazione e di vita. Le attività dei privati, il Museo Federico II e ora questo Polo sono la realizzazione della prima parte di quel progetto, che porteremo avanti con la riqualificazione di Corso Matteotti. Il comune farà la sua parte per sostenere le attività di “Ime Experience”». Ime è una società formata dall’Istituto Marchigiano Tutela Vini (95%) e il Comune di Jesi (5%). Antonio Centocanti, Vice Presidente Istituto Marchigiano di Enogastronomia: «Abbiamo iniziato questo percorso nel pieno della crisi economica, sei anni fa. Jesi è strategica dal punto di vista geografico, per ospitare questa realtà dedicata alla conoscenza, alla formazione, alla divulgazione e alla degustazione dei prodotti marchigiani di qualità. Il settore agroalimentare è quello che ha retto meglio ma doveva stare al passo con i tempi: nelle Marche il 12% del Pil viene dall’agroalimentare, un dato più alto rispetto al nazionale che ci pone in una posizione di attrattiva anche all’estero».

Nella foto: Alberto Mazzoni, direttore di Ime e Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche
Nella foto: Alberto Mazzoni, direttore di Ime e Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche

«Jesi al centro del mondo nell’agroalimentare – ha detto Alberto Mazzoni, direttore di Ime – La Regione Marche si è impegnata molto su questo settore che è di traino. La nostra produzione regionale è invidiata da tutti, noi dobbiamo rivendicare la qualità di questi prodotti in termini turistici e per lo sviluppo delle imprese che vi investono. Grazie ai consiglieri Fabio Badiali e Enzo Giancarli per l’impegno profuso, alle associazioni di categoria e alle tante realtà delle Marche che portano i loro prodotti che vogliamo promuovere nel mondo». Ha chiuso gli interventi il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: «Per fare bene le cose ci vuole il tempo – ha detto riferendosi ai sei anni impiegati per dare concretezza al progetto – Tempo che però non è andato perduto perché l’obiettivo che prima vedeva ogni realtà lavorare da sola, adesso è stato ribaltato: è forte l’idea di collaborare e tenere insieme gli attori protagonisti di questi settori. Jesi in questo senso è un punto centrale per la Regione».

Ime propone 40 vini e 32 prodotti certificati della Regione Marche. L’accesso al Polo, aperto tutti i giorni eccetto il lunedì, si effettua lasciando alla reception la carta di identità. Si riceverà una card di tre euro che consente il giro al piano inferiore (collegato in ascensore) allestito con pannelli e schermi digitali che raccontano le bellezze del territorio marchigiano. Il tour prosegue al piano superiore: la stanza, che può essere anche sala da pranzo e sala espositiva, è quella dedicata alle degustazioni. «Si sceglie il dosaggio e la card si ricarica a seconda del consumo» ha spiegato Mazzoni precisando che L’Istituto Marchigiano di Enogastronomia è formato da 14 soggetti, dal settore caseario, al vino, alle carni, ai cerali e al comparto biologico. Presenti anche l’Università Politecnica delle Marche e Esitur.

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