Jesi-Fabriano

il Gus al lavoro tra sport e inclusione sociale

Il Gruppo umana solidarietà lancia un nuovo ambito di competenza: «Saranno privilegiati la creazione di reti territoriali di progettazione e cooperazione con le associazioni e le società sportive già presenti»

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JESI – La storia di Lamin Kujabi, richiedente asilo del progetto Emergenza Prefettura Ancona proveniente dal Gambia, è l’occasione per il Gus (Gruppo umana solidarietà) di lanciare un nuovo settore sportivo che opererà da questo inizio 2018 in tutta la provincia di Ancona, nei territori dove opera l’organizzazione.

Lamin ha iniziato ad allenarsi con il San Marcello Calcio fin dal primo giorno di preparazione, lo scorso settembre: «Prendiamo spunto proprio da questa storia – spiega Fabrizio Fulginei, operatore del Gus – per raccontare come gli operatori, che già da anni lavorano in progetti sportivi per il Gus attraverso l’organizzazione di squadre e la partecipazione ad importanti eventi di sport ed inclusione sociale, rimoduleranno il tipo di intervento nei territori. Saranno privilegiati d’ora in poi la creazione di reti territoriali di progettazione e cooperazione con le associazioni e le società sportive già presenti, ed anche naturalmente con le scuole come già facciamo in alcuni casi e con bei risultati, senza più limitarsi ad iscrivere proprie squadre in tornei amatoriali. Tutto ciò per mettere sempre più in relazione il nostro lavoro di accoglienza ed inclusione sociale attraverso lo sport con chi già nei territori vive, studia, pratica attività sportive».

Il gruppo di operatori Gus che inizierà questo nuovo tipo di lavoro, formato da Fabrizio Fulginei, Stefano Mosca e Valerio Tatarella, coordinati da Marcos Lopez, e che già da anni si impegna in attività inerenti lo sport per i beneficiari dei progetti Gus, inizierà da subito a verificare tutte le possibili collaborazioni e progettualità accessibili sul territorio, in ogni ambito sportivo, da Jesi a tutta la provincia di Ancona.

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