Jesi-Fabriano

Geniale Olivieri, a un anno dalla scomparsa nel ricordo di Carla Saveri e Maurizio Paradisi (VIDEO)

Moriva il 24 agosto 2016 il documentarista che ha raccontato la storia di Jesi attraverso il tempo con i suoi filmati. E da essi è stato tratto "Jesi Geniale" il documentario proiettato nel giugno dello scorso anno in un Teatro Pergolesi da tutto esaurito

JESI – Negli occhi c’è ancora l’immagine del pubblico in piedi, dell’applauso lungo e scrosciante, tributato alla fine del documentario “Jesi Geniale“, proiettato il 6 giugno del 2016 al Teatro Pergolesi che non aveva potuto accogliere tutti quelli che avrebbero voluto entrare.

Un omaggio, una perla, un atto d’amore, di cui si fecero interpreti Carla Saveri e Maurizio Paradisi, nel riproporre – in uno splendido documentario della durata di un’ora – parte dei filmati tratti dall’immenso archivio di Geniale Olivieri, il cantore per immagini della nostra città.

Geniale Olivieri, con Carla Saveri e Maurizio Paradisi, dopo la proiezione di “Jesi Geniale” al Pergolesi

Aveva 88 anni, allora, Geniale, e due mesi e mezzo dopo, il 24 agosto dello scorso anno, lasciava questa vita terrena.

«La conoscenza con Geniale – ricorda Carla – è nata nel 2013, quando entrai a far parte del Consiglio Direttivo del Circolo Cittadino e divenni responsabile della conduzione della nostra Sala del Lampadario dove, tutti gli anni, si proiettavano i suoi filmati storici. La nostra è stata una profonda amicizia anche se io vedevo in lui quasi un padre. La sua era una mente talmente vivida e lucida che riusciva a riportarti indietro nel tempo e il frequentarlo ha segnato profondamente la mia vita. Un uomo presente, consapevole e di una dignità incredibile sino alla fine».

Chi viene ricordato non muore mai“. Questa la frase che Geniale ripeteva sempre e «credo che lui la sua vita l’abbia incentrata su questo aspetto. Voleva fermare il tempo attraverso le sue testimonianze, le sue documentazioni. Non c’era un momento di vita sociale, o comunque particolare, a Jesi, che lui non avesse filmato».

Ricordare Geniale Olivieri significa non consegnare soltanto agli archivi la sua opera ma renderla viva, un patrimonio «per il quale dobbiamo impegnarci a trovare un modo per il quale la sua “genialità” non vada dimenticata e, quindi, perduta. Non sarebbe giusto».

Il ricordo, vivido, è «quando lo abbiamo invitato a dare un’occhiata, in anteprima, a uno spezzone del documentario, anche per avere la sua “benedizione”. Era seduto davanti al monitor e dopo aver visto si è messo le mani davanti al viso e si è commosso».

Maurizio Paradisi ama ricordare di «aver conosciuto una persona incredibile, unica, grazie a Carla che me lo ha presentato nel 2015. Un incontro casuale, cercavo una fotografia e solo lui, Geniale, poteva darmi delucidazioni in merito. Con lui chiacchierate infinite, a casa sua e poi in ospedale. Ci sono tanti inediti, anche dopo “Jesi Geniale”, video nei quali lui racconta la sua vita. Continuava a produrre documentari anche con i ricordi. Metteva una forza particolare nel suo amore verso la città».

Ma la serata della proiezione, al Pergolesi, «mi rimane nel cuore perché volevamo che anche la città si stringesse attorno a lui. Un uomo speciale che si dedicava a Jesi».

«Oggi – sottolinea Paradisi – abbiamo perso la magia della riproduzione, che è anche quella della fotografia, la quale ci presenta momenti irripetibili. Fermare quell’attimo che puoi far vedere a tutti. E Geniale questo lo aveva capito perfettamente».

Carla Saveri e Maurizio Paradisi con il manifesto che ricorda lo spettacolo “Jesi Geniale” del giugno 2016

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