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Focotto, la startup jesina al Fuorisalone di Milano

L’azienda marchigiana è nata nel 2015 dal processo di diversificazione e integrazione della cooperativa marchigiana CSG Facility, presieduta da Massimo Stronati, che ha seguito l’invenzione dell’imprenditore Carlo Capecci, coadiuvato dall’architetto Riccardo Diotallevi

Carlo Capecci e Massimo Stronati

JESI – Focotto, il dehors con il fuoco; Hugfire, il cono riscaldante; Fumotto, il camino-barbecue orientabile; Conotto, il camino a bioetanolo e Airoof, il pergolato modulare. La startup jesina Focotto sarà al Fuorisalone 2019 di Milano, in programma dall’8 al 14 aprile nel quartiere City Life. L’azienda made in Marche è nata nel 2015 dal processo di diversificazione e integrazione della cooperativa marchigiana CSG Facility, presieduta da Massimo Stronati, che ha seguito l’invenzione dell’imprenditore Carlo Capecci, coadiuvato dall’architetto Riccardo Diotallevi. Lungimirante, il fondatore della Focotto Capecci ha pensato a nuovi modi di vivere il calore nelle migliori condizioni di confort, migliorando la qualità dello stare insieme. La startup progetta, produce e commercializza sistemi e attrezzature per l’indoor e outdoor.

Prodotti innovativi, dal design originale, realizzati con materiali ricercati e di grande qualità, adatti ad ogni ambiente. La Focotto è una startup giovane che in soli quattro anni ha saputo affermarsi, in Italia ci sono già una decina di punti vendita. Dietro ogni prodotto c’è molto lavoro: dal concepimento dell’idea, all’ingegnerizzazione, al collaudo.

«Siamo gli unici in Italia a realizzare questi prodotti. Sono tutti brevettati, marcati CE ed esclusivi. L’ombrellone con il fuoco al centro è l’unico al mondo. I prodotti sono di alta qualità e l’indotto è marchigiano» spiega Carlo Capecci, fondatore e titolare della Focotto.

Quale è il prodotto più venduto?
«Il Conotto a bioetanolo va per la maggiore. I nostri prodotti sono tutti di design e abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti. Fumotto, il camino-barbecue orientabile, dopo essere stato selezionato nel 2016 dall’Adi Design Index, ha partecipato lo scorso anno alle selezioni del Compasso d’Oro 2018».

Airoof

Quanto è importante l’innovazione?
«È importantissima. L’innovazione è nel design, nei sistemi riscaldanti come il bioetanolo che è ecologico e nell’Airoof che essendo costituito da soli due pali non ha bisogno di autorizzazioni per essere installato. Abbiamo anche partecipato ad un bando della Regione Marche e ottenuto dei finanziamenti, abbiamo partecipato allo Smau».

Avete altri progetti in cantiere?
«Per il futuro stiamo lavorando ad un innovativo sistema riscaldante elettrico. Quello che stiamo progettando sarà un’alternativa alle lampade riscaldanti a infrarossi che non sono propriamente consone ed hanno un notevole consumo energetico. Il nostro sistema permette di risparmiare, consuma i 2/3 in meno ed è molto efficiente».

Per la Focotto il Fuorisalone di Milano rappresenta una grande opportunità per far conoscere i suoi prodotti. Sarà anche una delle protagoniste dell’evento mostra “IN-OUT Your Outdoor Experience”.

Focotto

«Siamo stati al Fuorisalone di Milano anche lo scorso anno, questa è la seconda volta. Per noi è un’opportunità per consolidare i nostri prodotti sul mercato, solidificare il brand ed entrare in contatto con aziende che realizzano prodotti complementari, come ad esempio i tendaggi- afferma Massimo Stronati, presidente CSG Facility-. Sempre a Milano, precisamente a Brera, da dicembre fino a poche settimane fa abbiamo avuto un temporary store. È andata bene, i prodotti hanno suscitato l’interesse anche di architetti. Facciamo scelte coraggiose».

Qual è il vostro mercato di riferimento?
«Abbiamo iniziato dalle Marche e stiamo salendo verso Nord. Una buona fetta di mercato è rappresentata dalla Lombardia e dal Veneto. Puntiamo anche all’internazionalizzazione. Stiamo provando ad entrare in Germania ma non è semplice per via della concorrenza con la Cina: prodotti e componentistica hanno prezzi più bassi ma non ci sono design e qualità. Noi lavoriamo solo con prodotti assemblati in Italia, il nostro è un mercato diverso» conclude Stronati.

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